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coltivazione degli agrumi nei vasi. | 307 |
li annienterebbe, per ora dirò soltanto dell’epoca di esporre e di ritirare quelli che sono coltivati nei vasi. E su questo proposito dirò non doversi mai, qualunque sia la stagione, trasportarsi d’un tratto gli agrumi dall’aranciera all’aria libera.
Queste piante al finir del verno trovansi quasi sempre deboli e tali da risentirne danno troppo facilmente, non solo pei raggi solari che già fossero sensibili, ma eziandio pel libero contatto dell’aria, quantunque la notte non giungesse ad una temperatura più bassa di +4°. Se l’aranciera era alquanto calda, gli agrumi porteranno già dei tenerissimi germogli i quali soffrirebbero; e se all’incontro era un poco fredda, troppo forte riuscirebbe il divario colla temperatura dei raggi solari. Epperò, scomparso il timore che la temperatura possa abbassarsi sotto lo 0,° e che la media possa ritenersi quasi sicuramente di +10,° o si terranno aperte tutte le imposte anche durante la notte, o si trasporteranno i vasi sotto qualche portico, finchè giunta la temperatura media a +12° si potranno esporre all’aria libera. In quel frattempo si rimonderanno dai seccumi, dalle parti che abbiano patito pel freddo o per l’umido stagnante; si eseguirà anche il taglio qualora non siasi fatto avanti il verno, o che alcuni rami siano stati lasciati perchè portanti frutti, colti o deperiti dappoi durante la stagione jemale. In questo momento si farà eziandio il cambiamento della terra o de’ vasi a quelle piante che lo richiedono.
La stessa regola di procedere per gradi deve osservarsi anche pel momento di ritirarli. Appena che si temano le brine e che la temperatura autunnale sia ridotta a +10,° si dovranno ritirare gli agrumi sotto porticati, oppure nell’aranciera, ma sul davanti, e dove l’aria ed il sole esercitino ancora una libera azione. La pianta deve disporsi lentamente a sopportare la temperatura del verno, e soprattutto non devesi rinchiudere quando la terra del vaso sia ancora troppo umida dalle piogge dell’ottobre, poichè in seguito ben difficilmente ridurrebbesi a quel punto che sta in relazione colla temperatura e colla cessazione del vegetare. Il ritirare le piante alquanto prima che la stagione si faccia rigida e che indichi la chiusura dei locali durante la notte, serve ad impedire che nuove piogge imbevano ulteriormente la terra, e che questa abbia il necessario tempo di asciugare prima che si rinchiuda nel locale dove passerà l’inverno.