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302 | coltivazione degli agrumi nei vasi. |
germogli che sorgeranno sotto il taglio che riescano meglio ripartiti. Queste prime diramazioni ogni anno verranno troncate a 0m,15 d’altezza onde formare le successive suddivisioni, conservando i ramicelli laterali, i quali sono i primi a portar fiori, ajutando lo sviluppo di questi ultimi colla opportuna cimatura dei germogli verticali.
Ogni tre anni queste pianticelle si muteranno di vaso, mantenendole piuttosto ristrette, in modo che se a tre anni, dopo d’aver levata la margotta o dopo l’innesto, il vaso aveva 0m,15 di diametro per 0m,10 circa di profondità, ad ogni cambiamento lo si abbia ad aumentare di 0m,05 di larghezza e di 0m,03 circa di profondità. Epperò a dieci anni il vaso avrà 0m,30 di larghezza, a venti 0m,50 circa, a trenta da 0m,65 a 0m,70; ed in seguito un vaso di un metro di diametro può contenere una pianta di agrume anche vecchissima, usando le pratiche che indicherò più avanti. D’altronde una maggior grandezza di vaso riuscirebbe di grandissimo peso, e per conseguenza di difficilissimo trasporto.
Ma perchè, direte voi, tener tanto alle strette le radici delle piante che si educano ne’ vasi? Non sarebbe meglio lasciarle spaziare maggiormente, chè la pianta vegeterebbe meglio? — Egli è appunto, perchè la pianta non deve lussureggiare in vegetazione fogliacea che noi dobbiamo lasciare alle radici appena quel tanto di spazio che basti a ricevere nutrimento sufficiente a mantenerla robusta ed a renderla fruttifera. E a tale scopo servono mirabilmente tre cose, cioè l’innesto degli agrumi fatto sugli adami, i quali naturalmente si stendono poco in radici e rami; il taglio applicato con accuratezza, e soprattutto la cimatura; e finalmente la ristrettezza del vaso, combinata al mutamento della terra.
Infatti voi sapete di già come reciprocamente fra di loro influiscano il soggetto e l’innesto: se voglionsi piante vigorose si scelgono soggetti vigorosi, o vi s’innestano le cime de’ rami succhioni; voglionsi all’incontro tener basse, e si adoperano arbusti come soggetti, e marze non delle cime de’ rami verticali, ma piuttosto quelle degli orizzontali. Così pure, voi vedrete in generale che le piante che vegetano rigogliosamente portano pochi fiori, ed ancor più pochi frutti. Voi sapete dalle regole generali sul taglio delle piante fruttifere, che se vuolsi ridonar vegetazione dobbiamo lasciare tutti i germogli o rami da legno, e singolarmente i succhioni, e che se all’incontro vogliamo che la pianta si metta a frutto con