Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
25 |
DELLE RAPE E DELLE CAROTE.
§ 770. Fra le piante a radici tuberose che possono in parte servire tanto all’alimentazione dell’uomo quanto a quella del bestiame trovansi specialmente le rape, le carote e le barbabietole. Ma fra noi queste radici finora non servono che nella cucina, come cosa secondaria e di condimento ad altri cibi. Pel bestiame non si usano che ben di rado, sia per l’abbondanza naturale od artificiale di foraggi diversi, sia perchè certe cose non vengono bene studiate nella loro convenienza economica, sia perchè il coltivatore mancando generalmente di positiva istruzione è la persona la più restía ad ogni innovazione.
§ 771. La rapa (brassica rapa), navet de’ francesi e turneps degli inglesi, è, come si disse, una pianta a radice tuberosa, che a seconda della diversa forma e colore di questa dividesi in alcune varietà: vi ha
La rapa lunga rossa e bianca, detta rosea; rosso-violacea al colletto che sopravanza dal terreno dove impiantasi lo stelo, bianca inferiormente. È molto produttiva ed è la varietà che meglio s’addice alla coltivazione campestre.
La rapa tonda e piana rosea al colletto e superiormente, bianca al di sotto; è la varietà più comunemente coltivata come ortaggio, essendo quella la cui sostanza è meno dura e di sapore più dolce; esige maggiori cure, ed un terreno migliore e più umido delle altre.
La rapa gialla a colletto violaceo, quella a colletto verde, ed altre varietà sono coltivate in Olanda, nel Belgio, in Francia ed in Inghilterra esclusivamente nel mantenimento del bestiame.
§ 772. La rapa contiene il 92,5 d’acqua e 7,5 di materia solida; ed in complesso 0,13 per % d’azoto. Questa pianta ama un clima piuttosto umido. Vegeta assai bene finchè la media diurna si mantiene a +9°, e porta il seme quando abbia ricevuta una somma di 2000 a 2500 gradi di calore. Che anzi seminata in primavera a temperatura crescente, tende piuttosto a portar seme che a far tubero, il quale riesce più consistente e legnoso nella sua tessitura; per cui, a favorire la formazione del tubero e la vegetazione fogliacea, suolsi seminare dalla metà di luglio alla metà di agosto, perchè in allora la pianta riceve soltanto 1500 o 1600 gradi di calore