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294 coltivazione in piena terra.

si mescoli in seguito terriccio, brugo, ed i concimi più grossolani fra quelli che abbiamo indicati, indi si proceda all’impianto.

Se la pianticella si toglierà dal vivajo la si dovrà levare con quanto più si può terra presso le radici, e si avvertirà di conservare in buon stato quest’ultime, tanto per la loro lunghezza, quanto per la loro integrità di tessuto, rimondando quelle che per avventura si fossero guastate per lacerazioni o contusioni. Quest’operazione riesce più facile quando si tratti di togliere la pianticella da un vaso o da una cassetta, poichè le radici escono in totalità e la terra vi rimane aderente per intiero; ma sorge poi l’inconveniente che le radici della periferia riescono serpeggianti intorno alla terra e non hanno la tendenza di estendersi come quelle delle piante allevate nel vivajo, e se si ponesse la pianta in terra tale e quale esce dal recipiente farebbe ben triste riuscita, per l’aggomitolamento delle radici. Per ciò alle piante che si estraggono dai vasi o dalle cassette, col mezzo di un ferro ben tagliente, si devono recidere tutt’intorno ed in basso le radicette serpeggianti e che formano una vera rete inestricabile e fitta, dalla quale a stento la pianta potrebbe mandar fuori qualche radice in cerca di maggior nutrimento, stirando anche all’infuori e distendendo con diligenza quelle radici che si vedessero ripiegate verso il centro. Ciò fatto si prende la pianticella e la si colloca nella fuoppa o nel fossato, sul cui fondo venne disposto un banco di buona terra mista a concime grossolano, su questo banco si adagiano e si distendono le radici, ricoprendole con altro buon terriccio misto a concime più minuto, e si continua ad alternare il terriccio e le radici sino al completo interramento, avvertendo però di lasciarvi una leggier infossatura destinata a trattenere l’acqua d’irrigazione o d’innaffiamento. La profondità cui deve essere posto il colletto della pianta all’epoca dell’impianto sarà, a norma del clima più o meno caldo e del terreno più o meno tenace, da 0m,15 a 0m,35. Immediatamente dopo l’impianto si darà acqua alle piante onde assicurarne la riuscita.

Alcuni usano piantare agrumi già innestati, ed altri innestano l’anno seguente o due anni dopo l’impianto, e ciò allo scopo d’essere più sicuri delle varietà che si desiderano coltivare. Ciononpertanto chi non comperi le pianticelle, ma che invece le abbia propagate egli stesso, farà meglio piantando