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290 | propagazione degli agrumi. |
è la margotta e la propaggine. La margotta è soprattutto in uso nei climi temperati della riviera di Genova e del Lago di Garda, nè si usa altro mezzo da quelli che coltivano gli agrumi nei vasi o nelle casse.
Per ottenere buona quantità di rami da margottarsi si prende una pianticella vigorosa già innestata, o proveniente da uno dei metodi che conservano la varietà, e la si tronca a 0m,20 dal suolo, allo scopo di fargli mettere buon numero di rami vegeti inferiormente al taglio; a ciascuno poi di questi rami, nell’anno vegnente, vi si applica il vaso operando come si è detto al § 308 del Vol. I. È da notarsi che il vaso deve essere riempito da buonissima terra, mantenuta umida, bagnandola ogni sera. L’epoca migliore per far margotte è la primavera, e si levano via nella primavera seguente. Nella massima parte dei casi però la margotta ben fatta in primavera, e ben curata singolarmente in quanto all’umidità, può dare una pianticella ben radicata all’agosto, e che può essere levata, mantenendola in situazione tale che non possa menomamente soffrire durante il verno.
Altri invece usano margottare i rami che sorgono sui rami che formano la cima della pianta, e che dovrebbersi tagliar via nel regolare la pianta in primavera. Quest’uso forse fornisce piante più deboli perchè i ramicelli dell’estremità delle diramazioni sono meno robusti di quelli che si possono ottenere dalla parte inferiore del tronco, come abbiamo già indicato; ed abbisognano di maggior cura pel sostegno dei vasi o cassette. Ciò nonpertanto sembra che tali margotte, quando loro si prodighino in seguito le volute diligenze, più presto delle altre si mettono a frutto, appunto perchè non lussureggiano di troppo in vegetazione da legno. Il primo metodo sarà migliore per ottenere robuste piante da piena terra ed il secondo per aver soggetti per vasi e cassette.
Un mezzo che serve ad assicurare la riuscita dell’operazione del margottamento, siccome quello che vale a mantenere la necessaria umidità nella terra posta nel vaso o nella cassetta, è il sospendere sopra il recipiente qualche utensile, per esempio, una zucca vuota, od altro che contenga acqua, e che per mezzo d’un piccolo forellino la lasci cadere goccia a goccia nel vaso.
La margotta si leva dalla pianta tagliando il ramo appena sotto il recipiente che la contiene; indi si apre la cassetta od il vaso, per estrarnela e la si ripone in altro vaso più