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degli agrumi. 285


Eccovi dunque la calce dominare nella composizione del legno e la potassa in quella del frutto, per il che evidentemente risulta essere il terreno argilloso-calcare-siliceo il più conveniente alla coltivazione degli agrumi, purchè d’argilla non se ne contenga più d’un 50 per %, acciò il terreno possa essere sciolto e fresco, al che gioverà assai la presenza di una certa proporzione di terreno vegetale.

Anche il concime deve adempire alle condizioni chimiche che vogliamo nel terreno; deve cioè supplire alla mancanza in quello degli alcali, non ommettendo anche i principj azotati, o deve riparare le perdite che il suolo ha subìte pella già avvenuta nutrizione.

Egli è vero che nei paesi dove si coltivano gli agrumi, mancano in parte i foraggi e per conseguenza scarso è relativamente il bestiame ed il concime, ma noi abbiamo veduto dall’analisi che non è necessaria un’abbondanza di materia azotata e vi si supplisce abbondantemente colle foglie e colle alghe marine, spazzature di fossi e cotiche tolte sulle strade e sui cigli de' campi, ponendo il tutto a marcire in mucchio onde formarne terriccio, a questo si unisce calce in polvere o gesso, versandovi sopra anche urine o feci umane allungate. Con ottimo successo sulla riviera di Genova furono sempre usate le ceneri, le ossa infrante e polverizzate, o rese liquide coll’acido cloridrico; gli stracci di lana, i peli di animali morti, la raschiatura delle corna, i ritagli delle pelli e dei cuoj, il letto de' bachi da seta, la colombina. Giovano altresì nelle giovani piantagioni i lupini infranti, o macerati o scottati coll'acqua bollente, usando poi di quell’acqua quando sia raffreddata; ed utilissimi finalmente sono tutti i tortelli de’ semi oleiferi, ridotti in polvere ed allungati con acqua, o frammisti ad altra terra ben polverizzata. Ognuno poi scelga, a norma delle speciali condizioni del proprio terreno, quei concimi che meglio convengono.

Tutti poi, e singolarmente quelli che coltivano gli agrumi in vasi o casse, e quelli che li propagano, devono tenere in serbo un miscuglio ben scomposto e ridotto a fino terriccio, fatto con terra vegetale, brugo, ceneri, ossa infrante, sterco umano o di pollo, di pecora o letame da stalla ben minuto, vinaccie e tortelli di semi oleiferi. Questo servirà mirabilmente tanto alla riproduzione degli agrumi, quanto alla loro conservazione, come vedremo in seguito.