Pagina:Gaetano Cantoni - Trattato completo di agricoltura, 1855.djvu/272


del pomo. 267

bero in modo che formi tre o quattro diramazioni principali, le quali poi si vanno suddividendo come si farebbe col gelso, mantenendo il complesso della pianta come un vaso vuoto nel mezzo, e coi rami tutti ad una eguale altezza. Devesi però notare che i fiori del pomo crescono sui rametti orizzontali, sui dardi, sui rimessiticci e soprattutto sulle gemme continue, per il che il taglio deve essere fatto in modo da favorire lo sviluppo di queste parti, e da limitare le gemme da legno che giacciono sulla cima dei rami dell’anno precedente. Sarà inoltre cosa necessaria il levare i germogli inutili che nascessero lungo il tronco, o sulle diramazioni, i quali convertirebbonsi in rami succhioni, il che riuscirebbe a scapito della regolare conformazione della pianta. Ciononpertanto si toglieranno col taglio jemale tutti i rami succhioni che per avventura fossero cresciuti; si monderà dai rami morti o deperenti; da quelli troppo pendenti, e si cimeranno quelli che fossero cresciuti più alti degli altri.

§ 940. Una pianta di pomo ben regolata comincia a dar frutto il quinto o sesto anno dopo l’impianto, e nel trentesimo è nel massimo del suo prodotto. Questo prodotto però non è eguale ogni anno, e generalmente si ha frutto abbondante ogni due o tre anni; la qual cosa devesi piuttosto al modo di cogliere i frutti che non alle intemperie, al modo di vegetazione della pianta, ed in parte al concentramento d’umore fattosi nei frutti nell’anno d’abbondanza, ed al bisogno quindi che ha la pianta di metter legno e foglie nell’anno successivo.

Il frutto del pomo può considerarsi maturo quando comincia a tingersi in giallo, a mandar un poco della propria fragranza, ed a cadere spontaneamente anche senza il concorso del vento. Un indizio più certo è il color oscuro-nerastro degli acini o granelli. Quei frutti che cadono avanti tempo o pel vento o perchè invasi dagli insetti si devono raccogliere ogni mattino e consumarsi immediatamente facendole cuocere, oppure schiacciare per farne sidro. Il raccolto poi deve farsi in giorno sereno, quando sia scomparsa ogni traccia di rugiada. Se le poma servono a far sidro, si copre di paglia il terreno sotto pianta, indi si scuotono i rami per farle cadere, e se qualcuno ancora vi resta si abbatte con una leggier pertica. Se all’incontro le poma voglionsi conservare per mangiar fresche, importa raccoglierle a mano, senza però strapparle onde non levare con esse la gemma continua cui sono attaccate.