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del pomo. 265

più di 2000 varietà, poichè anticamente, e dove lo si coltivava pel sidro, lo si propagava per semi, poco importando che i frutti fossero alquanto acidi ed amari, che anzi questi sembravano quelli che fornissero il sidro migliore e più durevole.

In quanto al clima favorevole al pomo trovasi che il migliore è il temperato alquanto umido, compreso tra il 44° ed il 48° di lat. N. sebbene esso possa allignare anche più in su di questo grado. Riguardo al terreno, purchè non sia troppo argilloso, troppo siliceo o troppo calcare, il pomo riesce bene dovunque, ma preferisce un terreno sabbioso-argilloso. Nei terreni troppo aridi dà frutti radi, piccoli e di sapore amarognolo od acido. In Lombardia si coltivava il pomo con molto successo nella parte bassa irrigatoria. Nel terreno troppo umido la pianta si sviluppa con grande vigore, ma il frutto riesce insipido.

In Italia le esposizioni di Levante, Ponente ed anche di tramontana sono le migliori, purchè siano riparate dai venti. Soffre pochissimo la brina perchè fiorisce tardi contemporaneamente al pruno.

La Valle del Po, che in Italia presenterebbe la migliore ubicazione per la coltivazione del pomo, al giorno d’oggi ne è quasi sprovvista, o non si coltiva che nei giardini e nei fondi attinenti alle case, perchè fa molt’ombra ed esige una forte spesa per custodirne il frutto.

Il pomo si propaga per semi, per barbatelle, e per innesto sul cotogno, sullo spino bianco, sul pero, sul nespolo. Il miglior modo è quello di innestare nel vivajo le piante ottenute da seme, acciò riescano migliori e meno facilmente mandino numerosi polloni dal pedale. — Si avverte che chi tiene un proprio vivajo farà bene ad innestare le piante in testa od al piede sul tronco di due o tre anni, perchè in tal modo la pianticella in quell’anno in cui viene troncata per l’innesto si munisce di numerose radicette che ne assicura la riuscita dopo il trapiantamento; ma chi deve comperare le pianticelle da venditore non farà male innestando al posto nel secondo anno, onde non tormentar di troppo la pianta nell’anno del trapiantamento. Converrà poi sempre scegliere le piante innestate in testa perchè il tronco riesca più bello e più robusto per le stesse ragioni che abbiamo addotte parlando del gelso. Innestando al piede e nel campo l’operazione e la riuscita sono più difficili, e devesi usare