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262 | dell’uva. |
Il locale dove intendasi di conservare l’uva sarà asciutto, ed in posizione di tramontana acciò non risenta le pronte variazioni di temperatura, ma nello stesso tempo sarà disposto in modo che non vi penetri il gelo; insomma si allestirà come le fruttiere di cui vi parlerò più avanti. L’uva in questi locali si può disporre sui graticci ricoperti di foglie secche o di paglia, collocandovela in modo che un grappolo non tocchi l’altro; si tien monda dagli acini che si guastano, e se l’ambiente si facesse troppo umido, in bella giornata e ventilata si aprirà perchè vi circoli aria, o meglio ancora si userà il cloruro di calce, come dirò in appresso. Alcuni usano cogliere l’uva alquanto acerba credendo che meglio si conservi, ma avviene che non essendo ben costituita e proporzionatamente molto acquosa, col tempo, evaporando, si raggrinza soverchiamente e scapita di pregio, oltre che per sè riesce meno zuccherina ed aggradevole. Questo raggrinzamento, oltre il convenevole appassimento, succede anche quando si lasci troppo di frequente un libero accesso all’aria.
Chi commercia in grande di uva conservata per l’inverno, costuma anche di riporla ben asciutta e monda in ceste di vimini, disposta a strati divisi da foglie secche, felci od altra materia soffice e ben secca; indi collocano le ceste in buche fatte nel terreno asciutto ed al coperto, ricoprendole con un palmo di terra ben unita acciò non vi passi aria. Venuto il momento di servirsene si estraggono le ceste e si pongono immediatamente in vendita pel consumo, poichè dopo 12 o 15 giorni l’uva comincerebbe a guastarsi. Con tal mezzo l’uva conserva maggior freschezza e non si raggrinza. A tal uopo potrebbero servire anche appositi ripostigli situati nelle cantine e poi riempiuti con fina sabbia ben asciutta.
Chi voglia conservare l’uva in poca quantità e soltanto pel proprio consumo potrà usare del seguente metodo. Appenda i grappoli capovolti ad un uncinetto in filo di ferro fatto ad S, e questo parimenti appendasi ad uno o più cerchi concentrici (fig. 299) tenuti sospesi in un locale, come abbiamo detto dapprima: oppure faccia costruire un telajo quadrato di circa 1m,20 di lato; a questo siano appoggiate, senz’essere fisse, tante asticelle distanti fra loro 0m,10 (fig. 300), e sulle asticelle si appendano gli uncinetti portanti i grappoli. Con tal mezzo si occupa minor spazio e si può togliere anche una asticella co’ suoi grappoli senza rompere l’equilibrio del telajo.