Pagina:Gaetano Cantoni - Trattato completo di agricoltura, 1855.djvu/256


dell’uva. 251

ceppo si mostra come la figura 291. Il tralcio A forma la prima suddivisione, tagliato dopo due bottoni dalla base; il tralcio B è tagliato in modo da conservare all’infuori un bottone C a 0m,25 d’altezza, ossia in corrispondenza del 2.° traverso, ed un altro D verso l’interno, destinato ad allungare il cordone. Durante la vegetazione si conservano due germogli alla prima suddivisione, e due sul prolungamento, ossia quelli dei bottoni C e D, in modo da presentarsi nel terzo anno come la fig. 292. Allora il tralcio di prolungamento A si taglia come nell’anno precedente, e quello B serve a formare la seconda suddivisione dalla parte opposta alla prima, tagliando come già si disse. Nel sopprimere i germogli se ne lasciano due alla prima e seconda suddivisione, e due al prolungamento. Nel terzo anno però invece di cimare questi tralci a 1m,20 circa, si cimano a 0m,40, e, ad eccezione di quello destinato al prolungamento, si fissano con un angolo di 45 gradi, per modo che in fin d’anno la spalliera rimane disposta come la figura 293. Così si continua ogni anno finchè la spalliera sia ridotta come già indicammo alla figura 272.

Finalmente, tanto nel caso di cordone orizzontale che nel verticale, non si lasceranno mai più di due grappoli per germoglio, se la vite è robusta, altrimenti se ne lascerà un solo, preferendo l’inferiore che è quasi sempre il più vigoroso. La