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246 dell’uva.

difficilmente va soggetta a strozzature che intercetterebbero il corso degli umori; ed inoltre durante il verno più presto asciuga dall’umidità, la quale potrebbe stagnare fra il tralcio ed il sostegno.

Alla primavera del quarto anno adunque, si tagliano a 0m,12 circa i due prolungamenti A (fig. 282) di cordone del primo gambo, in modo da conservare tre bottoni. I due tralci B, che devono formare le prime due suddivisioni si tagliano al dissopra dei due bottoni più ravvicinati della base, compreso il primo bottone A appena visibile, come vedesi alla figura 283. Alcuni tagliano più lungo, per esempio in D (fig. 283), ma in allora i bottoni della base non si sviluppano, germogliano soltanto i bottoni C e D, e nel vegnente anno questa suddivisione si mostra come la fig. 284. E, siccome non voglionsi conservare più di due occhi per suddivisione, e che queste non devono allungarsi troppo rapidamente, nell’anno seguente si taglia in A il tralcio superiore, ed in B l’inferiore. Tagliando invece come si è indicato dapprima, nell’anno seguente la diramazione si mostra come alla figura 285. Si toglie il tralcio superiore A e si taglia in B l’inferiore; e così di seguito ogni anno, in modo che l’allungamento diviene lentissimo.

Succede però che in alcune varietà di viti assai vigorose le gemme della base non portino uva, ed allora abbisognerà tagliare in D (fig. 283). Ciononpertanto di quando in quando si potrà abbassare la diramazione, favorendo lo sviluppo delle gemme della base, col cimare continuamente, al dissopra dei grappoli, i germogli dei bottoni superiori; e così quando siasi ottenuto un germoglio vigoroso alla base, si recide tutta la parte superiore.