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dell’uva. | 239 |
fuori della terra. Il germoglio di quest’occhio si lega esso pure mano mano al paletto, e quando abbia raggiunto la lunghezza di 0m,50 lo si cima, come pure si tengono cimati a 0m,10 tutti i germogli anticipati, ossia quelli che escono dalle gemme più basse del germoglio, all’intento di rafforzare questa prima porzione del gambo e favorire lo sviluppo delle radici lungo tutta la porzione interrata. Così pure, se per caso si mostrasse qualche grappolo dovrà essere levato. Durante l’estate si praticano tre zappature, possibilmente dopo una forte pioggia e quando la terra sia già divenuta scorrevole. Se il terreno fosse eccessivamente arido, avanti che arrivi l’estate, sarà bene coprire di foglie o di letame tutta la parte sovrapposta alla fossa; lo stesso si farà se temasi un inverno troppo rigido. Insomma alla fine del primo anno la vite si presenterà come la figura 274.
Verso la fine di febbrajo del seguente anno (secondo dell’impianto) il tralcio vien tagliato in A (fig. 274), sopra i tre bottoni più ravvicinati della sua base. Quando i germogli sono lunghi 0m,15, si levano quelli inutili, come indicheremo più avanti, per conservare solamente quei tre occhi che furono lasciati col taglio. Questi tre germogli si fissano a tre diversi paletti, alti fuori terra un metro; si cimeranno i germogli quando siano giunti a quest’altezza, e si continuerà a levare tutti i germogli laterali anticipati a 0m,10 dal nuovo tralcio.
Nel marzo del terzo anno, od anche nell’autunno del secondo se il clima è caldo, si tagliano via tutti i nuovi tralci ad eccezione del migliore, e preferibilmente del più basso; si scalza la pianta con precauzione sino alle prime radici, indi si fa un fossetto profondo 0m,50 che dalla parte scalzata arriva fin sotto il traverso inferiore dell’intelajatura. In questo fossetto vi si adagia la giovane pianta, si ricopre con buona terra, e se ne rialza l’estremità del tralcio in corrispondenza dell’intelajatura, fissandola ad un paletto e tagliandola tre occhi sopra terra. Questo rifondere la pianta, spesso fatto in tre volte, serve a ricoprire i primi tagli inferiori, ed a favo-