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dell’uva. 235


2.a La lunghezza dei cordoni non deve oltrepassare certi limiti, sebbene questi possano variare per la qualità più o meno vigorosa delle viti, cioè da 1m,30 a 1m,80. Una maggior lunghezza tende a far vegetare più vigorosamente le estremità di ciascun cordone a scapito aella porzione più vicina al ceppo. Val meglio quindi moltiplicare i gambi presso i muri, che non distenderli di troppo nei loro bracci.

3.a Così pure ogni gambo non dovrà portare che un sol ordine di cordoni orizzontali, perchè l’ordine superiore assorbirebbe quasi tutto l’umore, e quello inferiore rimarrebbe dopo qualche anno intristito.

4.a La vite non deve sorpassare l’altezza del muro, acciò si trovi tutta nelle stesse condizioni; nè si dovranno mai educare altre piante in promiscuità o vicinanza.

Una sola divisione di cordoni orizzontali è adottata nei climi meno che temperati, quali sarebbero quelli della Svizzera, nelle vicinanze di Parigi, allo scopo di tenere bassa la vite ed il meno ombreggiata che sia possibile. Ma nelle migliori esposizioni o nei climi più caldi di quelli, si possono adottare muri più alti ed applicarvi un maggior numero di cordoni orizzontali sovrapposti gli uni agli altri. Questo maggior numero di cordoni non è già proveniente da un sol gambo, ma da più gambi, formati come l’antecedente, e disposti in modo che l’uno si distenda sopra d’un altro, alla distanza di mezzo metro, stabilendo il primo a 0m,16 da terra. La distanza fra i gambi sarà poi determinata dalla lunghezza che vogliasi dare ai cordoni orizzontali, e dal nu-