Pagina:Gaetano Cantoni - Trattato completo di agricoltura, 1855.djvu/222


del pruno. 217

cazioni, ed a lasciare che in seguito la natura, fatto il primo sfogo di vegetazione, agisca mantenendo i fiori dei rami da frutto. Si sorvegli però che la pianta non si deformi, e si tenga monda dai rami morti, deperenti, dai rami che sorgono sul tronco, e soprattutto da quelli che numerosi sorgono dalle radici presso il suolo, cosa che è tanto comune ai pruni formati coi detti polloni.

I pruni coltivati all’aperto, e non costretti dal taglio, se spesso producono frutti in minor quantità e regolarità, pure resistono più a lungo di quelli assoggettati ad un taglio annuale. Talvolta la pianta può essere ringiovanita tagliando le ramificazioni ove si mostri qualche ramo succhione o puramente da legno; tagliando in qualunque punto alla cieca, potrebbe avvenire che non si sviluppassero gemme avventizie, essendo anche il pruno di corteccia assai dura.

Devesi avvertire che le piantagioni di pruno si fanno ordinariamente in filari; e da noi potrebbe occupare lo spazio di mezzo tra i gabbiuoli delle viti. Mettendo questa pianta nello stesso gabbiuolo, come a sostegno dei gambi delle viti nuocerebbe loro colle moltissime radici superficiali.

§ 915. Il raccolto delle prugne di bella qualità e da mangiarsi fresche deve farsi a mano, quando siano asciutte dalla rugiada e dalla pioggia, evitando ogni compressione. In questo modo possono conservarsi per alcuni giorni, ed anzi acquistare una maggior fragranza ed un sapore più aggradevole.

Per le prugne da essiccare, nel mezzodì della Francia si usano tre diversi metodi, due dei quali sono propri alle prugne che maturano durante la state, ed uno a quelle che maturano più tardi. Ad Agen (dipartimento del Lot e Garonne) si aspetta che le prugne siano ben mature, lasciandole cadere da sè, non scuotendo leggiermente la pianta se non quando la stagione sia di già avanzata. Acciò poi il frutto cadendo non riceva forti contusioni, si lavora leggiermente la terra al dissotto, oppure la si ricopre con foglie o con paglia. Le prugne si raccolgono ogni giorno ed anche ogni due, lavando quelle che per avventura si fossero imbrattate di terra. In seguito si dispongono sopra piccoli graticci fatti con vimini, larghi non più di 0m,60 e lunghi a norma della capacità del forno. Distese le prugne sui graticci, dapprima si espongono al sole per due giorni, rivoltandole frequentemente onde il sole possa agire sopra ogni punto di esse; indi si termina l’operazione nel forno, nel quale s’introducono gli stessi gra-