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del castagno. 195

impedisce ogni altra coltivazione al dissotto, così al pari dei noce non si pianta che sulle orlature di tramontana dei campi, lungo le strade, o meglio se ne riveste completamente il terreno del colle o del monte, mantenendo fra le piante una distanza di 10 a 20 metri circa, secondo che il terreno sia più o meno fertile e più o meno profondo.

Nei primi anni dopo la piantagione, quando la disposizione del terreno lo permetta, è bene zappare e concimare, onde sbarazzare la pianta dai rovi, dalle ginestre, dal brugo od altro. Se però il pendío è forte, e che si corra rischio di formare delle frane collo smuovere, sarà bene limitarsi al taglio dei cespugli sottoposti; in questo caso però il prodotto è differito di qualche anno. — Per le buche dell’impianto al monte ci regoleremo a seconda del terreno, procurando di dar loro la maggior estensione possibile, e di concimare con zolle erbose capovolte e con foglie secche raccolte attorno. Alla pianura potremo attenerci meglio alle regole generali.

Il taglio nel castagno si limita nei primi anni a tener mondo il tronco ed il pedale dai germogli e dai polloni; e quando la pianta è adulta, ogni anno verrà mondata dai seccumi e dai rami rotti. Quando poi abbia raggiunta l’età di 150 anni comincia a deperire, specialmente nelle ultime e più lontane ramificazioni, ed in allora conviene tagliare i grossi rami più o meno lontano dal tronco, a norma che si veggano più o meno sani e vigorosi; le piaghe si coprono con mastice; indi coi nuovi rami si riforma il capo della pianta. Dopo 40 o 50 anni da questa operazione la carie del legno, quantunque lenta, ha prodotto una tale escavazione nel tronco che quasi non ne sussiste che la corteccia; in allora per impedire l’ulteriore progresso della carie e la totale distruzione dell’albero, che ancora si mostrasse discretamente vegeto, gioverà carbonizzare l’interno, od anche riempiere il vuoto con muratura o con forte impasto d’argilla. Ma allorchè l’albero è talmente decrepito che quasi non dà più alcun prodotto, convien tagliarlo ai piede, e rifare la pianta con qualche ramo vigoroso che in seguito sia sorto dal pedale.

§ 906. Il castagno comincia a dar frutto cinque anni circa dopo l’innesto, ed il suo prodotto massimo è verso il 60.° anno. Questo prodotto massimo è di chilogrammi 60 a 100 di castagne fresche secondo il clima, la fertilità del terreno, e l’estensione della pianta; per il che da un ettaro si può ottenere da 1000 sino a 2000 chilogrammi di castagne ciascun