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194 del castagno.


Questa composizione c’indica che la pianta del castagno ama i terreni calcari, ed il frutto amilaceo l’abbondanza della potassa, per il che alligna bene nei terreni argilloso-calcari-vegetali, quali ordinariamente sono quelli dei nostri colli e dei nostri monti; desidera pure un terreno profondo e sciolto; il brugo e la felce sono quasi un sicuro indizio che il terreno è opportuno pel castagno.

§ 905. Le varietà del castagno sono molte, ma le principali sono: il castagno, il quale dà un frutto piuttosto piccolo, poco saporito, di fioritura precoce, e quindi di dubbio raccolto. Nel pericarpo spinoso, detto riccio, in cui è contenuto il frutto, vi sono una o due castagne; si propaga per seme. Ed il marrone, a frutto più grosso, più saporito e ricercato, meno precoce nella fioritura: quasi ogni riccio ne contiene tre. Non si propaga che per innesto sopra la castagna, il marrone seminato dà luogo nuovamente al castagno. Tutte le altre varietà si propagano innestando le pianticelle ottenute da semi. Queste pianticelle quando hanno raggiunta la grossezza di 0m,06, si troncano in primavera a 2m,00 circa d’altezza e s’innestano a spacco; oppure, siccome al dissotto del taglio sviluppano numerosi germogli, nella vegnente primavera se ne conserva soltanto cinque o sei, e su questi s’innesta a cannello. Il castagno s’innesta anche sul faggio, col vantaggio della maggior durata, singolarmente ne’ paesi freddi.

Per la semina si preparano belle castagne stratificate sin dall’autunno, e nel mese di marzo si macerano con una soluzione di sterco di cane, indi si pongono nel semenzajo colla punta in basso, in linee distanti 0m,25, lasciando un intervallo fra le castagne di 0m,16, ed interrandole soltanto per 0m,08. Nel semenzajo si lasciano per due anni, prestando loro le solite cure, e nella primavera del terzo si ripiantano nel vivajo alla distanza di 0m,60 in quinconce. Nei tre anni di vivajo se ne forma il tronco, tagliando presso terra quelli che all’epoca del trapiantamene fossero troppo deboli o tortuosi. Dopo il sesto anno si pianta all’aperto. Si può anche seminare subito nel vivajo, ponendo due castagne invece di una, alla distanza indicata di 0m,60 per ogni verso. Con questo modo in sei anni si ottengono pianticelle più robuste; spesso però sviluppano il fittone, il che riesce di danno all’epoca del trasporto; ma vi si può rimediare sottoponendo alle castagne un pezzo di tegola, come si disse di fare colle noci.

Siccome poi il castagno per la sua ampia e folta ombra