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del noce. 191

caso il fittone non le nuoce, siccome non deve più oltre essere trasportata. Dopo il primo anno si leva quella che fosse meno vigorosa, nel caso che ambedue le noci avessero germogliato.

Il noce può innestarsi ad occhio, ma assai meglio riesce l’innesto a cannello, fatto al piede delle giovani piante di due anni, od anche in testa quando il tronco abbia una circonferenza di 0m,10. In quest’ultimo caso le piante possono trasportarsi anche l’anno seguente l’innesto. Le piante che sono già vecchie possono innestarsi sui giovani rami che casualmente si riscontrassero sul tronco od al principio delle diramazioni, oppure procurando lo sviluppo di questi rami col taglio di alcune di esse. Le ferite ampie si coprono con mastice o con argilla e sterco vaccino.

In ogni modo due o tre anni dopo l’impianto nel campo il noce non esige quasi più alcuna cura, poichè soffre assai il taglio, ed una volta formato l’albero ama disporsi da sè medesimo. Se però non ama il taglio, desidera d’essere mondato diligentemente ogni anno dai seccumi, dai rami guasti o rotti, ed anche da quelli che troppo fossero presso terra, avvertendo che questi non vanno già tagliati alla loro inserzione col tronco, ma che devesi col taglio levare appena quel tanto che permetta il passaggio al sottoposto terreno.

Quando il noce abbia raggiunto il secolo, comincia a deperire, cioè gli si disseccano i rami più lontani dal tronco, ed allora è meglio tagliare la pianta, altrimenti si guasterebbe anche il legno. Se però il tronco non è tale da poter esser apprezzato da opera, si potrà ringiovanire la pianta tagliando le principali diramazioni a 1m,00 o 1m,50 dalla testa del tronco, coprendo le ferite con mastice. Al dissotto dei tagli si sviluppano dei nuovi germogli, coi quali si riforma la pianta.

§ 903. Vi dissi che sino ai 25 anni circa il noce non dà un raccolto apprezzabile, e che soltanto ai 60 è nel massimo della sua produzione, ed una pianta sola può darne da 80 a 100 litri.

Le noci maturano dall’agosto alla fine di settembre, più o meno presto secondo la varietà, e si riconoscono mature quando il pericarpo comincia a screpolarsi e si stacca facilmente dal guscio sottoposto. Il raccolto si fa battendo in rami con lunghe pertiche: i frutti si raccolgono sul terreno, e si mondano dal pericarpo o scorza verde, battendole con verghe flessibili; indi si stendono in locali ventilati per farle