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184 del fico.


§ 895. Il terreno destinato a ricevere la piantagione del fico deve essere lavorato profondamente, almeno per 0m,80, e le buche saranno di un metro quadrato. La terra della buca si renderà soffice e buona cogli opportuni ammendamenti fisici e chimici, tenendo ben fisso in mente che il fico vuol terreno profondo, soffice, ricco d’alcali o non sprovvisto di sostanze organiche azotate. Nei primi tre anni poi si dovrà mantenere la terra in uno stato di conveniente umidità.

Ben di rado, e soltanto in condizioni ben favorevoli, si converte intieramente un campo all’esclusiva coltivazione del fico. Nei climi caldi si frappone ad altre piante, e nei temperati si pianta soltanto qua e là nelle posizioni opportune. Nei climi caldi si può allevare a foggia a albero, con un tronco alto da 1m,50 fino a 2m,00 e 2m,50: nella Grecia, nel Levante e nell’Africa vi sono dei tronchi alti persino tre e quattro metri. Nell’Italia centrale e bassa può darsi al tronco da 1m,50 a 2m,00 d’altezza, in modo che sotto le piante sia possibile il lavoro del terreno, anche fatto con buoi. Nell’Italia settentrionale il fico si riscontra costantemente a ceppata, perchè il freddo jemale frequentemente fa perire fino al colletto il tronco od i rami vecchi, rifornendosi poscia la pianta con nuovi rami sviluppatisi al dissotto o poco sopra terra.

Durante l’estate se il fico mostra di soffrire, prendendo le sue foglie un color giallastro, allora sarà bene irrigarlo od inaffiarlo tanto che basti a mantenere fresco il terreno; avvertendo di dar meno acqua ai fichi da essiccare che a quelli destinati ad essere consumati verdi. Per inaffiare le piante di fico si pratica intorno ad esse un rialzo di terra a guisa di argine, il quale, oltre a trattenere le piogge, che nei terreni declivi facilmente scorrerebbero in basso, serve a contenere l’acqua versatavi per l’inaffiamento. Difende poi quest’argine la base della pianta dall’ardore del sole durante l’estate, e nel verno serve di recipiente alle materie soffici disposte a preservarla dalle intemperie. Taluno anzi usa formare una specie di terrapieno intorno alla base della pianta o ceppata, allo scopo di difenderla meglio dall’ardore estivo e dal freddo jemale, e perchè in tal modo la pianta meglio si rifornisca di nuovi rami dal pedale, quando pel forte gelo venisse a perire tutta la parte esposta all’aria.

§ 896. Il fico non ama i tagli; avendo questa pianta un midollo ed una fibra assai larga, facilmente è penetrato dall’umidità e dalle piogge, e per conseguenza il legno soffre fa-