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172 del mandorlo.

nei muri alcuni travicelli B (fig. 232), alquanto pendenti e che sporgano quanto le ramificazioni della spalliera, distendendo sopra questi delle pagliate A appena che incominci la vegetazione e mantenendovele finchè si temano le brine. Quando poi non si vogliano vedere anche durante l’estate i travicelli fissi nel muro, vi si potrà sostituire alcuni piccoli cavalletti A, C, D, (fig. 233), sostenuti per un uncino nel punto B. Sopra questi si distendono le pagliate, e quando queste si levano si tolgono pure anche i cavalletti. Quest’ultimo metodo serve meglio d’ogni altro potendosi facilmente cambiare l’altezza dei cavalletti a seconda della maggior o minor altezza delle ramificazioni della pianta.

del mandorlo.

§ 884. Il mandorlo (amygdalus sativa, fig. 234), è una pianta che per essere realmente profittevole dovrebbe coltivarsi soltanto ove si coltivano gli ulivi, ciò non pertanto accompagna la vite sino al 47 di latitudine N., ed in quest’ultime località il più delle volte non può portare alcun frutto, poichè fiorendo tra la fine di marzo ed il principio di aprile,