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modo di affrettare la maturanza dei frutti. | 167 |
zodì e riparata a tramontana per mezzo di muri, siepi folte, o rialzi naturali, come sarebbe il pendío de’ colli o de’ monti. In tali circostanze, oltre al ricevere più direttamente i raggi solari, questi vengono riflessi dal corpo cui sta vicina od appoggiata la pianta, ed il calore è trattenuto durante la notte; per il che minore riesce il raffreddamento notturno. Che anzi allo scopo di vieppiù trattenere il calore s’immaginò di dipingere in verde o d’altro colore oscuro i muri cui sono appoggiate le spalliere de’ frutti.
L’innesto, anche ripetuto sulla stessa pianta, le incisioni e le legature si praticano affine sempre a impedire il troppo libero rifluire del succhio. Come agisca l’innesto voi già lo sapete; e le incisioni e le legature si fanno alla base dei rami fruttiferi, od appena al dissotto del punto cui stanno i frutti. Il taglio verde poi serve, come già vi ho detto, a concentrare l’umore nelle parti utili della pianta, e questo non solo tende a mantenere l’equilibrio fra i suoi rami, ma eziandio a mettere a profitto de’ frutti gran parte di quell’umore che inutilmente andrebbe ne’ germogli succhioni, od in quelli che dovrebbersi tagliare nel verno.
Vi ho detto fin dal principio di questo capitolo che ora per frutto noi non intendiamo già il seme fecondo, ma bensì lo sviluppo e maturità della parte mangereccia; e ciò, specialmente nei frutti ad acini, può avvenire senza l’atto della fecondazione. Anche le prune, le ciliegie, le pesche, e quasi tutte ad eccezione delle mandorle, delle nocciuole, delle noci, insomma di quei frutti dei quali effettivamente se ne mangia il seme, negli altri noi consideriamo il mesocarpo carnoso, e l'aumento di questa parte può ottenersi semplicemente con un proporzionato concorso di umori.
Parimenti per quanto si disse al § 112, Vol. I, si può intendere come avvengono quei lenti e continui cambiamenti nel frutto, pei quali acquistano alla per fine quel sapore particolare alla loro maturanza. — Quando sono ancor verdi i frutti funzionano come le foglie assorbendo acido carbonico, esalando acqua ed ossigeno, elaborando essi pure la linfa secondo la loro interna costituzione. Ma questa si modifica fisicamente col progresso di tempo, modificando eziandio l’azione chimica che esercita sugli umori per modo che in seguito vien diminuita l’esalazione dell’ossigeno, si sospende l’assorbimento dell’acido carbonico, assorbendosi ossigeno in sua vece; per il che gli acidi vegetali che dapprima riscontravansi nel frutto