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10 | propagazione e coltura del pomo di terra. |
pei tuberi che crescono sulle radici, tanto intieri quanto divisi in tante porzioni quanti sono gli occhi o gemme di cui è fornito.
La propagazione per semi, che sarebbe la più naturale, non è la più conveniente poichè dà uno scarso raccolto di piccoli tuberi; il seme gioverà forse per ottenere delle varietà, ma non già per la coltivazione in grande. L’agricoltura mirar deve al massimo prodotto, e vi sono molte piante che non conviene propagare per semi, ma per porzioni della pianta stessa (talee, getti, piantoni, polloni, ecc.), come si usa colla vite, col salice, col pioppo, ecc., perchè in tal guisa se non si ha una pianta molto durevole, si ha sicuramente più presto uno vegetazione rigogliosa e fruttifera.
Per propagare il pomo di terra per getti si tengono i tuberi durante l’inverno nelle cantine, o poco sotterra in luoghi caldi. All’avvicinarsi della primavera questi tuberi mandano degli steli lunghi, esili e biancastri, i quali si staccano e si piantano col foraterra, in terreno ben lavorato e concimato opportunamente, alla distanza di 0m,25 per ciascun lato. Meglio ancora è l’usare dei getti verdi di pomi di terra posti in terra ben concimata all’autunno, in luogo aperto e soleggiato, facendo loro come un letto caldo; questi tuberi è meglio disporli piuttosto fitti, anzi ravvicinati, perchè si tratta soltanto di averne dei getti numerosi, ed abbastanza consistenti per piantare come già si è detto. Il pomo di terra propagato in questa maniera produce un minor numero di tuberi, ma ordinariamente piuttosto grossi ed informi, per il che si può mantenere una minor distanza fra pianta e pianta. Questo metodo può essere utilissimo negli anni in cui di primavera i tuberi sono scarsissimi e costosi; in questo caso dopo d’aver tolti dal vivajo, o letto caldo, i primi getti ai tuberi, qualche settimana dopo se ne potrà avere dei nuovi fors’anche più numerosi e più belli dei primi.
Meglio ancora dei getti tagliati riescono le barbatelle, ossia i getti già discretamente vigorosi, staccati dai tuberi colle loro prime radici e piantate col foraterra. Anche per aver queste si può fare il letto caldo nell’autunno in luogo soleggiato, coi tuberi più piccoli del raccolto di quell’anno. Ogni tubero, benchè piccolo, può dare due o più barbatelle per la metà d’aprile, ed il pomo di terra propagato con esse può riuscire più voluminoso di quello che si avrebbe piantando gli stessi tuberi che le diedero; ed inoltre per la metà di maggio i piccoli tuberi del vivajo potrebbero fornirne delle nuove.