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dell’impianto dell’ulivo. 141

linea, acciò nel primo anno vi si fermi dippiù l’umidità delle piogge; questa depressione devesi ricolmare colla terra dei bordi verso il finire dell’estate. Nei campi intieramente piantati ad ulivo, non si dovrebbe coltivare alcun altro prodotto, e soltanto coll’aratro, colla vanga, o colla zappa, secondo che il terreno lo permetta, continuare a tenerlo mondo e soffice. Dove il terreno sottoposto è coltivato, come succede quando l’ulivo è piantato in filari distanti 10m,00, oppure che stia lungo il circondario dei campi, le operazioni di coltura che esigono i prodotti sottoposti, specialmente i sarchiati, serviranno anche per l’ulivo. Sicure saranno le piantagioni fatte nei terreni irrigabili, e sicure potrebbersi rendere anche quelle d’altri terreni, quando negli estati troppo aridi, con qualche spesa, che è sempre ben compensata, si inaffiassero abbondantemente.

In seguito gli ulivi che sono frammisti ad altre coltivazioni ricevono gl’ingrassi di quelle; e quelli piantati in luogo separato, senz’altra coltivazione, devono essere concimati almeno ogni due anni, usando, quando non vi fosse altro, di sovesci vegetali con lupini, fave, ecc. Importerà poi sarchiare frequentemente il terreno, e rincalzare le linee pel lungo, con terra levata nel mezzo di esse, servendo questa a coprire e nutrire le tenere radici superficiali dell’ulivo, ed a mantenere il terreno fresco ed asciutto, defluendo l’eccessiva umidità pel solco di mezzo alle linee. S’abbia cura ciononpertanto di non rincalzare di troppo presso il tronco onde non aumentare la tendenza, già naturale dell’ulivo, di emettere numerosi polloni presso il ceppo ossia presso il collo della radice; oltrechè le radici che devono nutrire la pianta sono sempre le più sottili e quindi le più lontane, epperò inutile e dannoso riesce il rincalzare la base del tronco, che anzi ogni anno dovrebbesi lavorare la terra in modo da allontanarla dal tronco in primavera od autunno, ravvicinarla in estate e nell’inverno; operazione che riesce facile ove possa adoperarsi l’aratro; e che dovrebbesi fare almeno due volte in ogni caso rincalzando in primavera avanzata, ed allontanando la terra all’autunno se il clima è caldo, oppure sul finire del verno dove temasi il freddo. — Quando l’ulivo si trova nel frumento, segale, ecc., dovrà sarchiarsi profondamente subito dopo il raccolto di questi cereali.