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educazione della pianticella nel vivajo.

§ 872. L’ulivo non deve essere piantato ne’ campi se non quando abbia raggiunta almeno l’età di sette anni di vivajo, o meglio ancora i dodici o quattordici anni parimenti di vivajo, come si dirà in seguito. Questa pianta, a differenza di moltissime altre, e specialmente di quelle a radice profonda, non soffre pel tardo ripiantamento poichè, invece di fare poche e grosse radici, tende a munire la base del proprio tronco di spesse e sottili radici, ond’è che può senza alcun danno piantarsi tardi nel campo, avendosi per tal modo tutto l’agio di dare previamente la dovuta forma al tronco ed ai ramicelli superiori destinati a divenire le principali diramazioni.

A tale scopo dopo il quinto anno di vivajo, le giovani pianticelle che erano distanti fra loro 0m,80, vengono diradate levandone una ogni due alternativamente, risultando poscia per conseguenza la distanza di 1m,60. Colle pianticelle levate si forma un nuovo vivajo, nel quale si conserva parimenti la distanza di 1m,60 fra le piante. Ridotti i giovani ulivi in questo secondo vivajo se ne procura l’allungamento e la buona formazione della cacciata principale, che è il futuro tronco, senza togliere i ramicelli laterali che sorgono in basso, ed accontentandosi di spuntarli onde maggior vigore si concentri in essa. Ben stabilito il tronco dopo due anni si levano i ramicelli del terzo inferiore del tronco, indi dopo altri due quelli del terzo di mezzo e nel sesto o nel settimo tutti gli altri superiori sino alle principali diramazioni. — Quando si voglia piantare ulivi di sette anni di vivajo abbisognerà togliere le cacciate laterali che crescono almeno sulla metà inferiore del tronco, facendo nel campo le altre operazioni che servono a formare la pianta.

L’altezza del tronco varia secondo che il suolo sia più o meno fresco e sostanzioso. Dove l’ulivo è in terreni fertili e cresce rapidamente si potrà dare al suo tronco un’altezza di circa 1m,50; ma se si volesse dare questa altezza a quelli obbligati a vegetare in terreni aridi e poco profondi, avverrebbe che, per mancanza di abbondante nutrimento, la pianta tenderebbe piuttosto a mandar polloni dalla base, che a spin-