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132 | moltiplicazione dell’ulivo. |
nasce pure nello stesso anno. Pel semenzajo si prepara la terra in ajuole ben esposte, lavorata profondamente e concimata riccamente; vi si tracciano dei solchi distanti 0m,25 l’uno dall’altro, profondi 0m,05 ed in essi, verso la fine di febbrajo vi si gettano i semi distanti fra loro 0m,03. Mantenute queste ajuole ben fresche e monde dalle erbe, la germinazione ha luogo verso il mese di luglio, e per l’autunno le pianticelle hanno raggiunte un’altezza di 0m,16 circa. Qualora temasi il freddo dell’inverno si coprirà con sarmenti e foglie secche, o rami di piante a foglie sempre verdi. Nell’anno seguente si continua ad inaffiare e tener monde le ajuole dalle erbe, e nell’ottobre, o meglio forse nella primavera seguente del terzo anno, si possono trasportare le pianticelle nel vivajo, tenendole distanti 0m,80 in quinconce, preparando la terra destinata al vivajo lavorata profondamente e mista ad abbondante concime ben scomposto, irrigando od inaffando specialmente nel primo anno, e sarchiando frequentemente per mantenere netto e soffice il terreno.
2.° Le talee dell’ulivo possono essere formate da pezzi di rami lisci e vigorosi del diametro di circa 0m,02, lunghi 0m,25 (fig. 189) conficcati nel terreno che serve di primo vivajo alla profondità di 0m,20, ed a 0m,30 fra loro. Questi pezzi di rami vengono dapprima mondati dai ramicelli laterali. Nel primo anno si lasciano germogliare tutti i getti della talea, ma nella primavera del secondo o del terzo, si conserva soltanto il getto più vegnente e più vicino alla terra, tagliandone la parte superiore, e sostenendo il conservato con un paletto.
La talea talvolta è munita di tallone (fig. 190), e si fa staccando i giovani rami che nascono sui rigonfiamenti gemmiferi, detti comunemente uovoli, che sorgono dalle escrescenze del fondo o dal bordo delle ferite. Questi rami devono avere almeno la lunghezza di 0m,30 e si staccano conservando alla loro base un tallone formato da due o tre centimetri quadrati di scorza. Si piantano in vivajo e nei primi tre anni ci comportiamo come per le talee di rami lisci.
La talea ramificata (fig. 191) proviene da un ramo munito de’ suoi rametti, che si adagia orizzontalmente entro un solco praticato nel vivaio, profondo 0m,20 dalla parte ove il ramo è più grosso, e 0m,10 dalla parte più