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terreno e concime.

§ 870. Forse nessun’altra pianta s’accomoda a tutti i terreni quanto l’ulivo, poichè non isdegna persino i più sterili e meno profondi, purchè siano bene esposti ed asciutti. Egli è forse perciò che in tanto conto s’aveva una volta e giustamente, una pianta la quale rendeva produttive le aride erte, ed i terreni leggieri di pochissimo spessore, adagiati sopra sotto suolo pietroso. Ciononpertanto un terreno calcare-siliceo-argilloso gli sarebbe il più conveniente; e se l’ulivo produce anche nei terreni sterili, non è a dire ch’esso possa far senza degli opportuni concimi. No, la quantità del prodotto è sempre in ragione diretta della buona qualità di terreno, della quantità del concime, e finalmente delle cure di coltivazione; il prodotto di ulivi trascurati che fosse per esempio di uno, potrebbesi ridurre a due e persino a tre, con una attenta coltivazione.

moltiplicazione dell’ulivo.

§ 871. Pochissime piante possono essere moltiplicate in così svariati modi quanto l’ulivo. Si possono aver piante dai semi, dalle talee semplici o ramificate, dagli occhi o protuberanze gemmifere che si trovano sulle radici, dette uovoli, dai polloni staccati dalla base del tronco o dalle radici superficiali, e dalle piante selvatiche innestate.

1.° La semina è il miglior mezzo per aver piante durevoli, sane e vigorose, siccome quelle che al tempo del trapiantamento sono le meglio fornite di radici. Il seme dell’ulivo abbandonato a sè non germinerebbe che dopo due anni di dimora nel terreno, epperciò una volta questo metodo era pochissimo usitato. Per abbreviare questo tempo di germinazione Gasquet immaginò di far macerare i nocciuoli per due o tre giorni in una lessiva molto alcalina, la quale togliendo l’untuosità del guscio, permettesse l’ingresso dell’umidità nell’interno del seme; in tal modo la germinazione succedeva nello stesso anno. Allo stesso intento Gasparin nel 1822 immaginò di sbarazzare il seme dal guscio, rompendo quest’ultimo, e facendo ammollire il mandorlo interno in una poltiglia di terra argillosa e sterco vaccino; intriso poi ricoperto il seme di questo composto si semina e