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112 del cocomero, del mellone e della zucca.

e perciò importa conoscerli, onde non togliere il ramo prima dell’inserzione d’un fiore femmina, e per lasciarvi anche una certa quantità di fiori maschi che serva a fecondarlo. È quindi necessario cimare i rami due occhi o nodi al dissopra dei fiori femmina.

Su tale maniera di vegetazione e di fruttificazione delle piante cucurbitine è fondata tutta la loro coltura, ossia le regole per ottenerne il massimo profitto: e queste possono ridursi alle seguenti:

1.a Troncare il primo ramo diretto appena che siasi spiegato, per sollecitare lo sviluppo delle ramificazioni secondarie.

2.a Cimare parimenti le ramificazioni secondarie, quando mostrino poca tendenza a portar frutto, per aver più presto le terziarie.

3.a Comparsi i fiori femmine, i quali siano evidentemente fecondati e che mostrino d’ingrossare, cimare i rami due nodi al dissopra, onde concentrarvi l’umore, e così continuare la cimatura fino all’ultimata coltivazione.

§ 854. Il cocomero (cucurbita citrillus), volgarmente detto anguria, è una delle piante cucurbitine, il di cui frutto è consumato in grande quantità dal popolo dei paesi caldi. Per la coltivazione di questa pianta vuolsi un terreno irrigabile, non ombreggiato, di facile scolo e di qualità sciolto vegetale-argilloso.

Il terreno si prepara lavorato avanti l’inverno, e nella primavera si lavora una seconda volta colla vanga alla profondità di 0m,50 a 0m,60, in momento che non sia troppo bagnato, e procurando di mondarlo bene dalle erbe cattive. Poscia si erpica finemente e si pratica una aratura in direzione da mezzodì a tramontana, formando delle aiuole larghe 1m,20, pendenti verso levante, acciò si riscaldino più presto e più prontamente coli l’acqua. Disposte in tal modo le ajuole, nel mezzo di esse si fanno delle buche quadrate larghe 0m,60, e profonde 0m,45, tali che possano contenere da 7 in 8 chilogrammi di concime assai minuto. Le buche saranno distanti fra loro 2m,40, disponendole in modo che l’una corrisponda dicontro alla metà spazio che esiste fra due dell’ajuola vicina.

Il concime opportuno pel cocomero si prepara nel verno, mescolando vinacce a buon letame di cavallo e pecorino; questo si ripone al coperto e si rivolta frequente, bagnando con