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dello zafferano. | 97 |
Concimato e ben lavorato il terreno si piantano i bulbi dello zafferano in giugno od in luglio, facendo dei solchi nel terreno colla zappa o coll’aratro alla distanza di 0m,40 circa fra l’una e l’altro, nei quali si adagiano i bulbi a 0m,10 di profondità ed a 0m,10 circa di distanza fra loro, ricoprendo poi con terra. Così un ettaro contiene da 50,000 a 100,000 bulbi, ossia da 20 a 40 ettolitri, del peso di 48 chilogrammi ciascuno. I bulbi hanno un valore di circa 10 franchi all’ettolitro.
I fiori cominciano a comparire dal settembre all’ottobre, secondo che il clima sia più o meno caldo. Nel primo anno sono pochi, e si raccolgono i pistilli ogni due giorni, in modo che l’operazione dura circa 15 giorni. Alcuni colgono tutto il fiore, ed a casa ne separano i pistilli, tagliandoli ove incominciano a prendere un color biancastro. Terminato questo raccolto si zappa leggermente il campo, falciando previamente il fusto residuo della pianta. Alla primavera seguente si rinnova una zappatura, la quale si ripete nel caso che il terreno s’ingombrasse d’erbe; procurando sempre di fare queste operazioni in tempo asciutto.
Il raccolto dei fiori nel secondo anno è più considerevole di quello del primo, e si fa nelle istesse epoche, cogliendo ogni giorno nei primi otto, ed ogni due giorni per altri otto giorni consecutivi.
Se non conviene continuare la medesima coltivazione per un terzo anno, si levano i bulbi dal terreno, si mondano, e si conservano in luogo asciutto per una nuova piantagione.
Il raccolto del fiore esige molte precauzioni, e non può essere fatto convenientemente se non da chi vi è interessato. Generalmente sono le donne ed i ragazzi che coll’unghia staccano il fiore rasente il terreno e lo ripongono in un cesto. Alla sera si depongono i fiori sopra un tavolo, intorno al quale si mettono le persone, le quali staccano parimenti con l’unghia i pistilli e li ripongono in una scodella. In seguito i pistilli vengono disseccati al sole od al fuoco; il secondo metodo è migliore dei primo, perchè lascia minor umidità.
Il prodotto medio di un ettaro, nel primo anno, è di circa 10 chilogrammi di zafferano secco, e nel secondo di 40 chilogrammi.
Questa pianta ha un grande nemico nei sorci di terra, i quali in poco tempo possono guastare moltissimi bulbi, ed in un rizoctono o fungo parassito color bleu che attacca il bulbo.