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della persicaria.
§ 840. La persicaria (poligonum tinctorium) desidera un terreno fresco, quasi umido, o suscettibile d’essere irrigato. Ciononpertanto essa è una pianta de’ climi caldi, ed appena nell’Italia, nella Spagna e nella Francia meridionale può maturare i semi, usando del trapiantamento come pel tabacco.
Siccome poi la maggiore o minore convenienza di questa coltivazione dipende dall’ampiezza delle foglie, così importa largheggiare in concime organico, il che spesso induce una spesa tale da mettere in dubbio il profitto di questa coltivazione.
Concimato e ben lavorato il terreno si semina o si pianta per getti la persicaria, o meglio si ripiantano le tenere pianticelle munite di quattro o cinque foglie, levate da un semenzajo preparato al principio di marzo. Il trapiantamento si fa quando la temperatura media sia giunta a +12°. La semina o la piantagione dei getti o delle pianticelle deve farsi in linea, ed in modo che siavi una distanza di 0m,65 fra linea e linea, e 0m,50 fra pianta e pianta di ciascuna linea; e così un ettaro può contenere 30,000 piante. Si eseguiscono poscia varie sarchiature finchè la persicaria ricopra interamente il suolo.
Il raccolto o falciatura si fa quando la pianta abbia un’altezza di 0m,25 a 0m,30, e che le foglie siano ben macchiate di bleu; avvertendo di tagliare a 0m,6 o 0m,8 sopra terra, onde non distruggere le gemme che devono produrre i nuovi rami. Il secondo raccolto, o successivi, si possono fare ogni mese, finchè la temperatura lo permetta, potendosene ottenere fino a cinque nei climi più che temperati. Tagliati gli steli, se ne staccano le foglie, dalle quali se ne ritrae la materia colorante.
Da un ettaro di terreno si possono ottenere da 12 a 13 mila chilogrammi di foglie verdi, le quali contengono 0,0075 per ogni cento del loro peso. Per il che da un ettaro avrebbersi circa 60 chilogrammi d’indaco.
Fra queste tre piante che forniscono l’indaco, certamente quella che meno conviene nell’Europa meridionale, è la persicaria, poichè fornirebbe una maggior quantità di materia colorante del guado. Il guado non ha altro pregio che di allignare anche nei climi temperati, e meno che temperati.