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cabili dalle radici; e tali combinazioni sono, come dissi, assai favorite dall’introduzione di sostanze azotate.

Anche negli animali, le sostanze che possono servir d’alimento, non hanno il medesimo effetto in qualunque condizione si trovino. La medesima quantità e qualità di alimento, somministra piuttosto un principio che un altro, o lo somministra in proporzione diversa, secondo il modo di preparazione. E la migliore preparazione sembra quella che offra il cibo meglio suddiviso, capace di subire facilmente ulteriori modificazioni, avanti di passare alla scomposizione finale o fermentazione putrida. — Così una pianta che cresca fra i crepacci d’una roccia, per riguardo alla facilità di nutrizione, può rassomigliarsi ad un uomo al quale, invece d’un chilogrammo di pane, fossero posti davanti tanti grani di frumento d’un egual peso, con una proporzionale quantità d’acqua. Il pane è frumento ed acqua convenientemente preparati, è un buon terreno coltivabile; ed i grani e l’acqua separati, rappresentano un terreno ancor vergine, che può nutrire ma non far prosperare, poichè molte particelle sì del frumento, nel primo caso, che del terreno, nel secondo, rimaranno inerti.

Rispetto quindi alla vegetazione agricola, il terreno può trovarsi in tre diversi stadj principali, colle relative condizioni intermedie. Il primo è lo stadio nel quale vi dominano quasi esclusivamente i principj minerali ed inorganici incombustibili; questo è il terreno inerte, vergine, che non può ancora ricevere il nome di coltivabile. Il secondo è quello nel quale gli elementi inorganici incombustibili, gli organici o combustibili si trovano nelle giuste proporzioni; e questo è il terreno coltivabile nel miglior stato di preparazione o di fertilità. Il terzo stadio sarà quello nel quale i materiali organici combustibili si trovino in una proporzione maggiore degli inorganici od incombustibili; e questi sono i terreni della