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temente scomposti, devono essere sparsi poco prima dell’effetto che da loro si richiede, ma piuttosto che possono essere sparsi in tal’epoca.

La stessa quantità di concime, sia solido che liquido, esercita un’azione tanto maggiore, aumentando maggiormente il prodotto, quanto più complessa è la natura del suolo, cioè quanta maggior varietà di materiali cui combinarsi gli vien presentata dal terreno; la stessa quantità degli stessi concimi, aggiunta ai terreni che più a lungo e meglio potrebbero lasciar libere le sostanze concimanti allo stato solido o liquido, quali sono i molto silicei, produce un minor vantaggio che nei terreni che le trattengono. Laonde potrebbesi concludere che l’efficacia de’ concimi non solo è in relazione alla qualità de’ loro componenti, ma eziandio alla qualità minerale del terreno. Perciò il valore dei terreni aumenta in ragione che in essi diminuisce la quantità di silice, finchè l’eccesso d’argilla non produca altri inconvenienti fisici di svantaggio al coltivatore. Vedesi quindi prendere in affitto, o lavorare assai più volonterosamente terre forti, che terre sabbiose; e colui, il quale abbia in affitto due porzioni di terreno, l’una argillosa e l’altra sabbiosa, sebbene ambedue destinate ad eguali coltivazioni, profondere il lavoro ed il concime all’argillosa, persuaso che questa lo compenserà abbondantemente. — La coltivazione del riso, stabilita anche sopra terre di mediocre consistenza, non trae altro profitto, allorchè riceve l’acqua da risaje superiori, che quello d’imbeversi d’un’acqua meno fredda: il riso matura qualche giorno prima, ma non si riscontra differenza od aumento di prodotto se non quando le risaje superiori siano state abbondantemente concimate con materiali grossolani e freschi, e che il loro fondo sia di natura molto siliceo.

Se poi il terreno cedesse all’acqua i proprj materiali in istato di soluzione, che mai sarebbe di tutti i terreni