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si decomposero, lasciando residui nei quali dominavano il ferro, la silice e la calce.
§ 18. — Combustione lenta ed umificazione.
Asserisce il Risler che l’umus è il prodotto delle sostanze organiche vegetali decomposte sotto l’influenza dell’aria, dell’acqua e d’una temperatura superiore a 0° ed inferiore a 100°; e che l’umificazione differisce dalla combustione lenta, in quanto che ha luogo in contatto delle materie inorganiche del terreno, colle quali forma delle combinazioni, specialmente per mezzo dell’acido carbonico sviluppatesi dalla lenta scomposizione dei vegetali. — E qui appunto stà, secondo me, la differenza che spesso si riscontra negli effetti della presenza dell’umus, e che procurò la distinzione di umus acido, inerte o nocivo, e d’umus dolce, attivo, benefico.
Le sostanze vegetali, prive di vita ed abbandonate a loro stesse, passano per due diversi stadj; il primo di combustione lenta, ed un susseguente che, con Risler anch’io dirò di umificazione. Il primo stadio, ossia la lenta combustione si effettuerebbe per mezzo degli elementi proprii delle materie organiche vegetali e con quelli forniti dall’aria e dall’umidità. L’umificazione, od il secondo stadio, sarebbe la combinazione del residuo, o del risultato finale della lenta combustione, coi materiali terrestri. Finchè le materie organiche si trovano allo stadio di lenta combustione non sono gran fatto utili alla vegetazione, spesso anzi inerti, presentano reazione acida, e furono distinte col nome di umus acidi. Di tal sorta sono le torbe di più o meno recente formazione, la superficie dei boschi, delle brughiere, dei terreni paludosi, e perfino quella tal porzione di cotica spugnosa, quasi torbosa, che ad ogni tanto si leva ai prati presso Milano