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del carbonato di calce o di magnesia in istato d’estrema divisione.

La terra carica di ammoniaca ne perde una certa quantità rimanendo esposta all’aria, e tanto più quanto più la terra è umida. L’ammoniaca nella terra secca gode di molta stabilità.

Brustlein termina la Memoria colle seguenti conclusioni: La proprietà del terreno coltivabile d’assorbire l’ammoniaca, dipende quasi esclusivamente dalla costituzione fisica delle sostanze minerali ed anche organiche colle quali è formato. È indispensabile nel terreno l’esistenza d’un carbonato, acciò siavi scomposizione d’un sale ammoniacale, ritenendo la base. È considerevole l’assorbimento dell’ammoniaca quando la terra si trovi in un’atmosfera che ne sia carica. In una terra carica d’ammoniaca ed inumidita vi fu una leggier produzione d’acido azotico. L’ammoniaca è molto stabile nel terreno secco, ma si sperde facilmente coll’umidità.

Malaguti e P. Thénard attribuirebbero all’allumina, all’ossido di ferro, ecc., proprietà identiche, di assorbire e trattenere, allo stato di chimica combinazione, alcune delle più importanti sostanze che dapprima, essi medesimi, credevano venissero cedute. Che se Thénard indica essere necessaria la fermentazione del concime, perchè venga assorbito l’azoto dell’ammoniaca, egli è che per tal mezzo i materiali utili si riducono a più semplici combinazioni, e quindi in istato di poter facilmente essere trattenuti od entrare in combinazione coi materiali terrestri. E se il Malaguti asserì che ad eccezione del caso di terra recentemente letamata, essa non cedeva sali alcalini col dilavamento, egli è che in quel caso i materiali concimanti non hanno tempo d’essere tutti ridotti allo stato suenunciato, nè tutti a contatto del terreno, epperò facilmente se ne potrà separare qualche porzione col dilavamento. Ma tutti sanno che le soluzioni concimanti, come i concimi solidi, quando sono appena aggiunte al terreno, cioè nello stato nel quale potrebbero