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§ 11. — L’assimilazione è un fenomeno complesso.


A mio avviso, l’assimilazione ne’ vegetali, come negli animali, è compiuta per l'accordo di tre distinte funzioni, cioè dalla respirazione, dalla digestione, e dalla nutrizione od assimilazione propriamente detta. Le foglie inspirano od assorbono l’acido carbonico che va alle radici a far l’ufficio di sugo gastrico; per l’acido carbonico le radici acquistano la facoltà d’intaccare e disciogliere per via immediata i materiali terrestri, e consegnarli all’assorbimento che li traduce nella circolazione, la quale, giunta alle foglie, espira od elimina l’ossigeno ed i gas inutili delle sostanze decomposte. — La forza che determina l’assorbimento e la circolazione, è paragonabile a quella che determina il movimento del sangue negli animali, cioè alle contrazioni alternate del cuore e dei vasi, i quali non esercitano alcuna azione chimica sul liquido che in essi e per essi si muove, precisamente come le forze che determinano l’assorbimento o circolazione ne’ vegetali, non hanno azione di sorta sui liquidi posti in movimento.


§ 12. — Se la nutrizione avvenisse per assorbimento, come mai le radici riceveranno le soluzioni de’ materiali insolubili?


Ma voglio pur concedere che la nutrizione delle piante sia dovuta all’assorbimento dei materiali nutritivi in istato di soluzione, resta però ancora a sapere come le radici possano assorbire quei materiali che nel terreno trovansi allo stato insolubile.

Raspail, al § 1361 del suo nuovo sistema di fisiologia vegetale, si esprime come segue: