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bra di no. L’acido carbonico che evidentemente vien assorbito dall’ovario, come lo dimostra il detto color verde, serve piuttosto alla costituzione del frutto, che alla nutrizione della pianta.
Abbiamo visto che le piegature, torsioni, legature, incisioni, ecc. sono operazioni praticate per favorire l’allegamento e l’ingrossamento de’ frutti, avendo esse appunto per effetto il trattenere una maggior quantità d’acido carbonico superiormente al punto nel quale vennero praticate; il che, se riesce di vantaggio al frutto, riesce in pari tempo di scapito alla nutrizione della pianta, essendo diminuita la quantità d’acido carbonico che dovrebbe recarsi ai succhiatoj delle radici. Nelle piante a radice tuberosa o carnosa, il guasto delle parti verdi influisce non solamente sulla nutrizione della pianta, ma eziandio sulla composizione della radice o del tubero, d’onde la meno facile conservazione.
La gemma che porta l’ovario verde è ancora un essere parassito, o non concorre alla nutrizione della pianta. — Allorquando poi l’ovario, per la sua giusta e normale costituzione o per condizioni meteoriche contrarie, più non assorba acido carbonico, e perda il color verde, ritorna intieramente parassito, poiché il frutto riceve dalla pianta quanto gli manca a compimento della propria composizione (§ 29). Ottenuto questo, al pari d’un fiore maschio, cade esso pure, o si altera e putrefa sulla pianta stessa.
La gemma da fiore adunque è sempre un essere parassito; essa non concorre mai a fornir acido carbonico alle radici; e trae dal legno tutto quanto non è acido carbonico, ma che con esso serve alla costituzione finale del frutto. Infatti, come già si è detto, frutti assolutamente terminali non sussistono. Inoltre, la gemma da fiore esercita una specie di scelta sull’umor ascendente, appropriandosi soltanto alcuni materiali nelle proporzioni e quantità opportune alla costituzione di ciascuno de’ suoi