carbonico assorbito e che si vorrebbe decomposto; come l’acido carbonico eliminato dall’animale non rappresenta esattamente la quantità d’ossigeno inspirato (Vedi Raspail § 1334. Nouveau systéme de Physiologie végétale). Le foglie immerse nell’acqua abbandonano ossigeno ed anche acido carbonico; ma questo non spiega altro che l’eliminazione dell’ossigeno e dell’acido carbonico contenuto; eliminazione che cessa dopo un certo tempo, e che può essere dovuta alla maggior densità del mezzo in cui si trovano le foglie. Anche le foglie, di recente staccate dalla pianta, modificano l’aria contenuta sotto una campana di vetro, ma la loro azione cessa presto, e la diversa proporzione dei gas sotto la campana, è dovuta soltanto ad un resto di vitalità nell’assorbire l’acido carbonico e ad un principio di deperimento nell’eliminazione d’altri gas. Fra questi trovasi non solo l’ossigeno, ma eziandio l’azoto ed un poco d’acido carbonico; e tale fenomeno dura finché siasi stabilito un equilibiio fra i gas contenuti nell’interno delle foglie e quelli dell’ambiente. Se si fossero poste molte foglie sotto la campana pneumatica, si sarebbe raccolta un’aria a bella prima eguale a quella che si ottenne lasciando in altre circostanze le foglie sotto una campana. In ogni caso dovrebbesi tener conto dell’aria raccolta fra gl’interstizi delle materie organiche (Vedi Raspail, § 1330, 1335, 1336, 1339, 1340, 1347. Opera succitata). Nè devesi poi dar gran peso a sperienze fatte in condizioni anormali; le foglie staccate dalla pianta si possono considerare morte; nè mai, a mio credere in tale stato, funzioneranno come le foglie aderenti alla pianta vegetante. Nessuno vorrebbe desumere l’azione del polmone vivente, da quella che presentasse un pezzo di detto polmone, tolto da un animale appena spento, e posto sotto una campana contenente aria atmosferica. — Inoltre, in presenza di una certa quantità di foglie poste sotto la campana, quando