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fredde, presenterà delle zone concentriche di strati o depositi legnosi perchè, la vegetazione essendo interrotta, deve lasciare una differenza di colore e densità, nonché di coesione fra i diversi strati o zone del tessuto legnoso. E questa distinzione dovrà verificarsi ogniqualvolta sia interrotta la vegetazione per una causa qualunque, sia per freddo, sia per siccità; e nessuna differenza o disposizione a strati esisterà nelle piante poste in condizioni che permettano una continua ed uniforme vegetazione sino al termine prefisso od eventuale della loro vita, notandovisi soltanto una maggior densità ed un più forte coloramento verso le parti più antiche centrali. — Calcolare gli anni di vita d’una pianta dal numero di queste distinzioni è possibile soltanto nei climi a stagioni; ed anche in questi climi potrebbero verificarsi due distinzioni per un solo anno, quando la vegetazione sia stata interrotta per una delle accennate cause.

Parimenti, colla formazione in posto, riusciranno sempre meno densi gli strati più esterni perchè di formazione sempre più recente. Ma quel che col cambio discendente non potrebbesi spiegare e la coesione che succede fra uno strato e l’altro, e che va sempre, più aumentando, sino a confondere assieme gli strati dalla periferia al centro. Questa coesione non può spiegarsi che ammettendo la formazione sul posto, ossia una vera continuazione di tessuto, succedente pel trasudamento o segmentazione delle cellule più superficiali dell’ultimo alburno. Simile aderenza, come ognun vede, sarà debole fra gli strati recenti e più ancora fra gli ultimi due alburni, perchè ad un tessuto, che già direi maturo, dopo un tempo più o men lungo, altro se ne aggiunge ancor tenero ed in via di formazione. Ma siccome dal centro alla periferia tutte le cellule del tessuto legnoso vanno acquistando sempre maggior copia di materiali, così l’aderenza si farà anch’essa sempre maggiore fra gli strati

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