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dipartono le diramazioni; allungamento che riesce però tanto meno sensibile quanto più questi tratti si osservino verso la base della pianta, poichè le cellule, sempre più indurite, meno si prestano ad un aumento di volume. — Questo allungamento del legno, già formato, difficilmente potrebbe spiegarsi col cambio discendente.
Così, quando venga tolto un lembo di corteccia, e posto a nudo ed in contatto dell’aria una porzione più o meno ampia d’alburno, da questa trasuderà nei primi momenti l’umor nutritivo, ma poi essiccandosi e disorganizzandosi le cellule più superficiali, più non si vedrà trasudamento, sebbene questo continui ad esercitare il proprio ufficio nella parte superiore alla porzione denudata. Per provare il movimento del succhio dal centro alla circonferenza pei raggi midollari basta fare un’incisione alquanto profonda nel legno, la quale supporrebbe un’interruzione del succhio ascendente nel senso verticale, e si vedrà che nella parte ricoperta, al dissopra della ferita, continuerà il deposito regolare degli strati legnosi, poichè, se è intercettato il corso verticale, è ancor possibile il movimento laterale pei raggi midollari. Solo, vi sarà una modificazione nelle fibre corticali discendenti.
Perchè avvenga il trasudamento, ho detto essere necessario che l’alburno sia ricoperto, come lo è anche in natura della corteccia vivente, e che, soltanto quando è scoperto, l’essiccamento l’impedisce. Infatti, prima d’altri molti, Duhamel tolse compiute zone di corteccia a giovani piante dicotiledoni, ed abbandonata la piaga agli agenti atmosferici non ebbe trasudamento di sorta. Ma quando la ricoprì con cilindro di cristallo ben lutato, ed impedì che i raggi solari vi penetrassero, vidde uscire a poco a poco, da varj punti dell’alburno denudato, alcune prominenze gelatinose, dapprima isolate, che poi si riunivano, formando uno strato che ricopriva tutta la pia-