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l’interno di tutto l’organismo vegetale, le sostanze nutritive già elaborate e scelte dalle radici.

Come già dissi, solo il Raspail ammette che il succhio ascendente sia il nutritivo, e se tutti gli altri ammettono un succhio ascendente non sono però interamente d’accordo sulla direzione da esso mantenuta nel salire. Alcuni volevano che salisse pel midollo, ed altri per gli strati più recenti del legno. Raspail per essere conseguente alla propria opinione, collocava gli strati più recenti nel mezzo della pianta, e per conseguenza lo faceva salire per essi. Quasi tutti fanno salire verticalmente il succhio verso le foglie come se camminasse entro cilindretti, verticali e chiusi. — Tagliando trasversalmente un ramo vigoroso, scorgesi che il legno tramanda una maggior quantità di umore dalla periferia che non dal centro. E se togliamo un lembo di corteccia ad una pianta, mettendo a nudo buona porzione d’alburno vediamo esservi un leggier trasudamento, che poi scompare, e la superficie denudata disecca. Pertanto si dedusse che l’umor ascendente non avesse alcuna relazione, l’influenza od azione oltre l’ultimo alburno; che salisse per gli strati più recenti od esterni di questo; e che soltanto l’umor discendente trasportasse il cambio od umor plastico, destinato ad ingrossare la pianta, mediante il deposito esterno d’un nuovo strato d’alburno. A mio credere, queste deduzioni non derivano naturalmente da quelle osservazioni che loro servirono d’appoggio. — Prima di tutto, se si considera un vegetale come un’agglomerazione di cellule di diversa forma ed azione, a norma del mezzo in cui si trovano, bisognerà necessariamente prendere per norma il modo col quale le cellule aumentano di volume o si moltiplicano.

A tale riguardo due sono finora le maniere riconosciute. L’una per produzione di nuove cellule interne alla prima, la quale col tempo deperirebbe a profitto delle succes-