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§ 32. — Il succhio discendente non è quello che fornisce l’umor plastico. L’umore divien capace d’assimilazione dopo la respirazione, e nutritivo dopo l’assimilazione. Argomenti coi quali vorrebbesi provare essere plastico l’umor discendente. Limite di vegetazione dovuto alla possibilità d’assorbir acido carbonico. Causa probabile del primo risvesgliarsi della vegetazione.

Per quanto dissi nella prima parte, mi è necessario il provare come il cambio non sia dovuto ad un umor discendente, mostrando nell’egual tempo che il suo organizzarsi all’esterno non è contrario alla nutrizione per intuscezione per effetto di materiali forniti dal succhio ascendente, vero succhio nutritivo plastico. Chè anzi, per tal modo di considerare la nutrizione vegetale, meglio potremo spiegare gli altri fenomeni di vegetazione. In seguito proveremo che non esiste neppure un umore che possa chiamarsi discendente, ma esistere organi, rinchiudenti una certa quantità d’acqua, il cui movimento è discendente.

L’umore divien capace di assimilazione soltanto in seguito alla respirazione, e nutritivo soltanto dopo l’assimilazione. — Negli animali il sangue si fa assimilativo dopo d’aver assorbito l’ossigeno nei polmoni, e nutritivo dopo d’aver agito sulle sostanze alimentari introdotte nell’apparato digerente, ossia dopo di essersi caricato dei prodotti utili della digestione. Nei vegetali avviene lo stesso. L’umore, dopo d’aver nutrita la pianta, al pari del sangue venoso, si porta alle foglie, fa lo scambio dei gas, assorbe l’acido carbonico che lo rende assimilativo, e di là si reca nel terreno ad elaborare i materiali, per poi tradurli nell’organismo vegetale. L’elaborazione dei materiali nutritivi in ambi i casi precede l’assimilazione. Che mai direbbesi di chi volesse sostenere, per es., che