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minazione può far senza dell’assimilazione dell’acido carbonico atmosferico, finchè vi sia massa cotiledonare incaricata a fornirlo. Se nel terreno, senza il concorso della luce, la vegetazione non può continuare, cioè non ha luogo il germogliamento dopo l’intiera consumazione della massa cotiledonare, poichè senza luce non vi ha assorbimento d’acido carbonico. Se il consumo della massa cotiledonare cessa allorquando, nelle opportune condizioni di luce e di terreno, siavi assorbimento d’acido carbonico per parte delle foglie. Se l’assimilazione dell’acido carbonico atmosferico è indispensabile al germogliamento quando sia consumata la massa cotiledonare, è supponibile che l’ufficio delle foglie sia identico a quello della massa cotiledonare, sia quello cioè di trasmettere acido carbonico alle radici. Probabilmente la massa cotiledonare funziona come la placenta negli animali vivipari, fornendo al nuovo essere un sangue arterioso bello e formato senza sussidio d’una propria respirazione: incominciata la quale, all’uscire dell’alvo materno, l’aninimale abbisogna ed è capace di elaborare il nutrimento colle proprie forze, onde riparare ed aumentare il proprio organismo. Negli animali, i polmoni sostituiscono la placenta; ne’ vegetali, le foglie sostituiscono la massa cotiledonare.

Vediamo ora che avvenga in una pianta che più non abbia massa cotiledonare da elaborare, quando si metta in condizioni tali che più non vi sia assorbimento d’acido carbonico, sia togliendo il concorso della luce, sia togliendo le foglie mano mano che si mostrano.

Nel caso che avessimo collocata una pianta nell’oscurità, cui però non manchino le altre condizioni di terreno, umidità e calore, vedremo che le foglie esistenti andranno mano mano perdendo il color verde; che le nuove, svolgentesi dal germoglio in corso di vegetazione resteranno bianche e più piccole delle altre; e finalmente