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prono la tenera estremità, sarebbero i veri succhiatori, cioè quelli che assorbono le soluzioni nutritive, potendosi col loro gran numero spiegare il grande assorbimento d’umori. — Pure, qualora si voglia fare distinzione fra assorbimento ed assimilazione, possiamo con miglior ragione far concorrere i peli e l’estremità conica all’ufficio complessivo della nutrizione, assegnando all’estremità conica verdeggiante l’ufficio di elaborare, digerire ed assimilare i materiali nutritivi, ed ai peli quello di assorbire l’umidità necessaria a mantenerli in uno stato di conveniente fluidità.
L’estremità conica delle radici si può considerare soltanto quale un germoglio sotterraneo, appoggiandosi anche ai fenomeni del suo sviluppo. Recentemente venne osservata una specie di esfogliazione durante l’allungarsi, appunto come succede ne’ germogli aerei, nei quali, mentre cadono le foglie sviluppatesi per le prime, altre se ne sostituiscono di più recenti all’apice. 1 — Fin qui non v’è punto da maravigliarsi se radici e rami, se germogli aerei e sotterranei, si sviluppano dietro gli stessi principj, e vediamo infatti che possono sostituirsi a vicenda secondo le condizioni. — Pure, se il germoglio aereo deve, per necessità di struttura, allungarsi per dar luogo a nuove foglie, questa necessità è doppia nelle radici, le quali devono costantemente cambiar di posto per rintracciare nuovo alimento. — Ma ciò che distingue sopratutto L’estremità conica delle radici, da ogni altra parte sotterranea, è una leggier tinta verdastra propria solo delle parti aeree che assorbano e contengano acido carbonico non combinato ad altri materiali, ma tutt’al più disciolto. Questo colore ci fa pertanto sospettare che l’estremità conica delle radici, durante il giorno, emetta