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terreno superficiale, s’arrichì per effetto di concimazioni che non venivano totalmente consumate dalle radici profonde della pianta, nonchè per un poco di detrito organico della pianta stessa, cioè foglie e porzioni di stelo cadute al suolo: circostanze tutte che favoriscono un’abbondante e rapida nitrificazione. Quindi, allorchè la medica comincia a deperire, e che si rompe il terreno coll’aratro, è certo che troveremo un suolo più profondamente elaborato dalle radici, cioè troveremo aumentata l’altezza dello strato coltivabile; il quale, mescolato al terreno superficiale, migliorato come già dissi, sarà d’una composizione più complessa e più adatta a prestarsi a quelle prime combinazioni le quali precedono l’assimilazione per parte delle radici.

Un vantaggio consimile a quello che ci procura la coltivazione della medica si riscontra nella coltivazione delle radici, e specialmente delle radici fusiformi, o che richiedono molta distanza fra una pianta e l’altra.

Tutte le radici carnose vogliono, come la medica, un terreno abbondantemente concimato, lavorato profondamente, soffice, e mantenuto soffice e mondo da male erbe colle ripetute sarchiature e col rincalzamento. Ed in queste condizioni facilmente riscontreremo quelle che favoriscono la nitrificazione. Anche in tal caso l’abbondante concimazione, fatta piuttosto per favorire un rapido sviluppo erbaceo, vien solo in poca parte assorbita da una coltivazione che lascia inesplorata gran quantità di terreno, singolarmente quando esigasi molta distanza fra pianta e pianta, come in quella delle barbabietole.

Pertanto l’introdurre le radici nella rotazione è di sommo vantaggio per l’economia de’ concimi, poichè con una buona concimazione otteniamo un abbondante prodotto il quale ci predispone il terreno ad un prodotto parimenti abbondante di frumento, o di altro cereale. E, dopo una coltivazione di radici fatta nei debiti modi ed in