Pagina:Gaci - Poetica descritione d'intorno all'inventioni della sbarra combattuta in Fiorenza, 1579.djvu/28

16 alla quale arririandò la Tanta Dea, fece allegra tic,e ad alcune Ninfe, le quali inficme con alquanti moliti maiini io luo nicchio precedevano, canrarevn madrigale, che lo fuo intendimi mo intornoàqueirattoinfegnaua. Fatto poi à Srerope, & a gli altri compagni Ciclo pi d’ai maduredi finiffima tempra in qjiplla fu cina lauorate armare due Caualieri; poiché da’ detti Ciclopi fi fu vn fecondo madrigale cantato, le cui parole erano per inanimirei campioni alla battaglia; ella;con la detta coni pagnta guida dc’.fuot guerrieri per lo campo palleggiando, poiché quelli congii altri venturieri hebbe v.niti; %1l’fmmortaigQucrno del terzo Cielo fece ritorno.. In tantol’armigero Dio;alcoltati i caldi pre ghi a lui dalla diletta amante mandati,per far quello che caro Je folle, entrato nello Scorpione fcr c c i ffi itì ac a 1» d ilu i,a nd 3 nd o i c innan zi U Famajouei fallìNumi del!’Adr:ano,e del Tirreno mare erano inlieme conuenuri, dal Tuo Cielo difi ef; & pregati quelli, che tolti i due Leoni rapprefentàri leantiche inlegne del le Sereniffiroe Republahe diVenetia,e di Fio réza,volefieroleena! torneocompatire.a’fuoi defij gli hebbe predi. louiatofi dapoi con elfi verfo la bella Flora, pattando per li regni d’E* trurta, quella fopra il coronato Leone con elfi alla gran feda menarono,& nò potédo hauer l’Adria,la quale lo fuo alato caualcado loro te nefle cópagnia,clfendo ella di quiui lótanaia fuoi