Pagina:Gaci - Poetica descritione d'intorno all'inventioni della sbarra combattuta in Fiorenza, 1579.djvu/24

grotta col verde prato inlìeme,e con non pò» ca parte de’.circolanti bollili, e lotto vnaalpcitre montagna ricoprendola: la quale perla (ita (le ri liti tutta vn grandiilimo falTo pareuaj poco dopo che i campioni d’Affrica,e d’Euro pa fi furono con gli altri fermati,nel teatro la conclude. Non era ancoranegli attenti popo li celiatala meraviglia, la quale daU’apparitio ne del la gran mole negli an imi loro era venu* ta,quando per maggiormentcaccrdcerla l’alta montagna s’apetfe, efcoprendo fuori Io bo fco, che ella In le teneuaracchiufo, vicinano da diuerfe parti di lui varie forti di feroci animali, i quali nel prato, che era dauanti all’incantata grotta facédo piaceuoh combattimenti, porlero di loro àgli occhi de’riguardanti lòl lazzeuole fpcttacolo. Finito quello apparue quiuilo Dio, perlacuiopera quellecofelì fa» eeuano,edilìncamratii Caualieri,dalla prima pallione liberandoli,armati di lucenti Ifime ar mi fuori della grotta gli traile:.e lafciacigli à: palleggiare il campo, con tinte l’aitre cole da lui quiui condotte dilparue. Lo fpatiofo mare, lo quale nelle falle acque deU’Adriane riue il miracolq della fuperba Venetia produce, hauendo innanzi alla di letta Nipote quelli honori,che per lui più am pii lì po(Tono,conferitr,& per amore di lei con tratta col Tirreno perpetua amiltà, de parentela: otte quello nel luo fenai’acque d’arno riceue, lene venne. Arriuatoil famulo Nu