Pagina:Gaci - Poetica descritione d'intorno all'inventioni della sbarra combattuta in Fiorenza, 1579.djvu/23

cerchio appariua. Ciafcunooffo pingcuam fuori la raggrinzata pelle: & i capelli condifordinato rabbuffamento occupauano parte del dolente vilo: c Umilmente la barba grande era diuenuta rigida, & attorta.* &i vedi* menti fordidi, e brutti. Niuno, che veduti gli hauefle ne tempi delle loro ptofperità, gli haurebbe per quelli, che erano prima, conofeiuti. La lunga, e pietofa miferiadi quelli infelici, dalle Naiadi di quei bofehi era Hata Veduta-, ond’elle tocche ne fanti cuori da gioita pietà-, in vna antica grotta, dauanti la quale era’vn picciolo prato da gìouanetta herba coperro,acciò l’acerbo dolore nó gli ha UefTe di vita fpentij gl’incantarono; proponédo, riuolto tanto di tempo, chea far loro obliare le pallate cofe foffe flato ballante, di quiui traendoli, alle cafe loro falui ricondurli. Non haueua ancora lo fplendente figlio dì Latona vno de dodici legni interzine te trafcorlo; dal giorno che i caualieri £er la lutcuole medicina delle loro piaghe erano Ila ti nello incàto racchiufi; che vdito dall’hifpidò Pane gli honori, i quali da gl’a.1 tri Di) all*EetrulcaPrincipella erano fatti, volte ancora egli concorrere co’ fuoi la notte del gran torneo ad honorarla. E venuto in quella patre dèfiioi regni, ouc egli fapeua effere Ilari ’ dalle’Naiadi i tre Caualieri incantati: Corv quelU’^Òtenza, la quale egli come Dio: iialc 1eiiièfi#ieua, tolfe l’incantata grotta