Pagina:Gaci - Poetica descritione d'intorno all'inventioni della sbarra combattuta in Fiorenza, 1579.djvu/11


9

[versione diplomatica]

L'oſcura notte; la quale, da ſuoi humidi ſentieri vſcita fuori, haueua due hore innanzi incominciato per lo tenebroſo Cielo a diſtenderſi, vedendo di lontano la non vſata luce, la quale da tante, e tante facelle, che nel ſuperbo teatro riſplendeuano, naſceua; ſubito contro al giorno acceſa di ſdegno, temendo non egli forſe voleſſe innanzi tempo ſenza licenza di lei le ragioni de' ſuoi tenebroſi regni impedire: piegati a terra i neri gioghi, che delle ſue torbide carra ſono ſoſtenitori, irata in quella parte diſceſe, oue i raggi del non ſolito lume haueua innanzi veduto. Compatiua quiui, & della grande adunanza di gentili huomini, e donne ſtupita, i quali con ordine merauiglioſo intorno al ricco teatro riſedeuano: contemplando con che bell'arte erano ſtati con maeſtreuoli partimenti da dotto Architetto gli acceſi lumi ordinati, & in che nuoua, & bella inuentione di variate lumiere acconciamente poſauano: grandemente ſi compiacque di riguardare il miracolo della bellezza, & della gratia di molte donne gentili, che quiui erano ragunate, tra le quali la Sereniſsima Gran Ducheſſa, non altramenti che ſi faccia tra le piu minute ſtelle il chiaro Sole, riſplendeua. Conoſciuta dalla Dea la cagione del nuouo lume, poſto a terra ogni ſdegno, per fauorire il piaceuole combattimento,


[versione critica]

L'oscura notte; la quale, da suoi humidi sentieri uscita fuori, haveva due hore innanzi incominciato per lo tenebroso Cielo a distendersi, vedendo di lontano la non usata luce, la quale da tante, e tante facelle, che nel superbo teatro risplendevano, nasceva; subito contro al giorno accesa di sdegno, temendo non egli forse volesse innanzi tempo senza licenza di lei le ragioni de' suoi tenebrosi regni impedire: piegati a terra i neri gioghi, che delle sue torbide carra sono sostenitori, irata in quella parte discese, ove i raggi del non solito lume haveva innanzi veduto. Compativa quivi, et della grande adunanza di gentili huomini, e donne stupita, i quali con ordine meraviglioso intorno al ricco teatro risedevano: contemplando con che bell'arte erano stati con maestrevoli partimenti da dotto Architetto gli accesi lumi ordinati, et in che nuova, et bella inventione di variate lumiere acconciamente posavano: grandemente si compiacque di riguardare il miracolo della bellezza, et della gratia di molte donne gentili, che quivi erano ragunate, tra le quali la Serenissima Gran Duchessa, non altramenti che si faccia tra le piu minute stelle il chiaro Sole, risplendeva. Conosciuta dalla Dea la cagione del nuouo lume, posto a terra ogni sdegno, per favorire il piacevole combattimento,


fece