Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 4 — |
Torreggian sopra lei gli scogli alteri, |
Sopra un ponte pensile sostenuto da catene di ferro, e per una scala intagliata nel sasso, si tragittava il fiume e s’internava nelle buie caverne di questo orribil burrato; ma nel 1816 distaccossi il macigno a cui era assicurato il ponticello che schiacciò sotto di sè, e venne così a scemarsi la terribile maestà di quel luogo.
Il Paradiso dei Cani è una cascata formata dalla Troggia presso Introbbio, che meritò d’essere ritratta dal pennello di Marco Gozzi. Precipitasi il torrente da una balza perpendicolare ed alta ben duecento cinquanta braccia dapprima tutto raccolto in un canale che col lungo volger di secoli si è scavato; ma giunto ad un terzo della totale altezza, incontra uno sporgente scoglio che rompe e disperde la massa del l’acque, onde giù per l’altissimo precipizio piombano esse a rivi ed a spruzzi. Il muggito delle acque cadenti, il fragore dei sassi stravolti, l’aspetto imponente delle montagne vicine scabre e precipiti, i massi giganteschi che ingombrano il letto del fiume, quelle secolari piante che pendon sopra l’abisso, tutto concorre a render questa cateratta uno dei più imponenti spettacoli della natura.
Belle cascate sono pure quelle di Cavreccolo presso Premana e dello Sprizzotolo vicino ad Introbbio. Dall’accennata perpetua ghiacciaja del Moncodeno hanno origine le meraviglie di Fiumelatte presso Varenna. Fluisce esso nell’estate, e cessa totalmente nel verno. Nello stesso giorno che fluisce il Fiumelatte e nello stesso giorno che inaridisce, succede ciò pure all’Acqualatte, rigagnolo che sgorga da una buca opposta, ma più elevata di quella del Fiumelatte, e posta nella valle dei Molini presso Prato S. Pietro. Lo stesso fenomeno presenta la Bobbia.
Il Roncalli Parolino fa menzione di una caverna esistente nei monti di Cortenova, dalla quale spira continuamente un fresco venticello2 e di un’altra posta nella subalterna valle di Troggia parla Cattaneo Torriano3.
Nè tacerò i due laghetti alpini, detto l’uno Lago di Sasso, posto quasi alla vetta del Pizzo dei Tre Signori che dà origine alla Troggia, l’altro chiamato Lago di Losa nel territorio di Premana, dal quale si
- ↑ Boldoni Sigismondo, La caduta dei Longobardi, canto IV.
- ↑ De aquis mineralibus Coldoni, etc., pag. 38.
- ↑ Manoscritto citato.