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78 libro primo

     100Se fusse un monte qual tu vuoi maggiore,
tutto d’acciaio dentro alla montagna,
per mille parti ne uscirebbe fore.
     Cosí il vapor inchiuso in la castagna
o in altra cosa, quando è riscaldato,
105convien che n’esca e quel che ’l tiene infragna.
     Io ho veduto giá ch’egli ha levato
del loco un monte e fatta un’apertura
sopra la terra con sí grande iato,
     che ’l re d’inferno avuta ha gran paura
110che non discenda insin laggiú il raggio
e non illustri la sua patria oscura.
     E dico a te che anco veduto aggio
Eolo re temere alcuna volta,
quand’apre i monti e dá a’ venti il viaggio.
     115Egli escono con furia ed ira molta,
quasi lioni o Cerbero feroce,
quando si vide la catena sciolta.
     E discorrendo van per ogni foce;
e, se si scontran due venti inimici,
120il turbo fanno, il qual cotanto nòce.
     Quest’è che gitta a terra li edifici
con gran ruina e percuote li tetti,
e svelle gli arbor dalle lor radici.—
     E giá poneva fine alli suoi detti,
125se non ch’io dissi:— Deh! di’ se la luce
del sol fa nell’inferno alcuni effetti.—
     Allor rispose:— Il sol, ch’è primo duce
di ciò che nasce, pietre preziose,
oro ed argento di laggiú produce.
     130Ver è che Pluto tutte queste cose
dona alla sposa sua, la quale è figlia
di quella che l’andata a me impose.
     Io dirò a te una gran maraviglia:
che d’oro mi mostrò un sí gran monte,
135che’ntorno gira piú di diece miglia.—