Pervengon poi al pegaseo fonte, 65ove i poeti bevon la sacra onda;
e poi d’alloro inghirlandan la fronte.
All’altro giro, che vieppiú circonda,
va poi chi prega la guida che ’l mene,
e dietro a’ passi suoi sempre seconda. 70Sette reine, nobili camene,
che dienno alli gran saggi le mamille,
di latte di scienza tanto piene,
si trovan lí e nitide e tranquille
mostran sette scienze, ovver sett’arti, 75con dolce dire e con soavi stille.
Altra regina trovi, se ti parti,
che splende quanto il sol nel mezzogiorno,
quando ha li raggi meno obbliqui o sparti.
Quella regina è tutta intorno intorno 80fulcita d’occhi assai vieppiú che Argo
ed ha del sole il nobil viso adorno.
Con tutti gli occhi il regno lungo e largo
ella contempla e rende tanta luce,
ché quivi non può ’l viso aver letargo. 85La scorta saggia altrove anco conduce,
dov’è l’altra regina sí modesta,
ch’ogni costume e senno in lei riluce.
Fabricio e Scipion nutricò questa.
Ella è che ad ogni troppo pone il freno 90ed è negli atti e nel parlare onesta.
Altra reina è anco dentro al seno
d’esto mio regno, di tanta fortezza,
che a nulla violenza mai vien meno.
Né mai menacce, né losinghe apprezza; 95né fortuito caso mai la piega;
né muta faccia a doglia, né a dolcezza:
il piombo solo è che la vince e spiega
sí come il diamante, e cosí face
di questa dea chi umilmente la prega.