Se tu non m’hai pietá, non ti sia noia
almen ch’io t’ami; e questo sol domando,
se tu non vuoi ch’io manchi ovver ch’io muoia.
Io prego il sacro Amor ch’io veggia il quando 140ferisca te e costrengati tanto,
che sii, com’io, soggetta al suo comando.—
Quand’ella questo udí, si volse alquanto
e disse, vòlta a me, alzando il grido:
— Mai si potrá Amor di me dar vanto. 145Tutta la forza del crudel Cupido
metto a dispetto e le saette e ’l foco,
ed anco alla battaglia io lo disfido
ch’egli abbia possa a innamorarmi un poco,
e del vano arco, il qual portare egli usa, 150secura io me ne vo in ogni loco.
Il petto mio trasmutato ha Medusa
contro l’Amor in sasso e ’n dura pietra,
ed a piacergli ha ogni porta chiusa,
sí che suoi dardi e sua vile faretra 155niente curo; e bench’egli mi fera,
il colpo suo mia carne non penètra.—
E perché ogni ninfa è piú leggera
assai che l’uomo, da me dipartisse,
correndo come veltro ovver pantera, 160e ’nsin che fu a Diana, non s’affisse.